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    La forza della Ragione e il coraggio della politica

    Illustrazione di Emanuele Fucecchi

    L'appello sul futuro del PD di Stefano Bonaga, Piero Ignazi e Nadia Urbinati

    Di Nadia Urbinati, Stefano Bonaga e Piero Ignazi
    Pubblicato il 15 Mar. 2021 alle 13:29 Aggiornato il 22 Mar. 2021 alle 14:26
    Per lasciare la tua firma, aderire all’iniziativa e condividere il tuo pensiero scrivi a discutiamo@tpi.it
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    Al di là delle convulsioni passate e presenti del suo gruppo dirigente, il PD ha comunque rappresentato e ancora rappresenta un riferimento per quei cittadini che si ispirano a valori democratici, progressisti, inclusivi, di uguaglianza e giustizia sociale. Si tratta di una constituency idealmente più ampia di quella elettorale, a dimostrazione del fatto che l’esistenza e il destino di questo partito coinvolge tutti coloro che si identificano con quei valori, al di là delle insoddisfazioni per come , spesso, sono rappresentati.

    È su queste premesse che ci sentiamo in dovere di lanciare pubblicamente un allarme che contrasti lo sfaldamento clamorosamente emerso di un partito la cui dirigenza sembra ormai dirigere solo se stessa. E in più sbandando da ogni parte. Le improvvise dimissioni di Nicola Zingaretti (che sembra siano dovute a una reale esasperazione/disperazione personale), comunicate direttamente sui social, e dunque non solo annunciate a un pubblico indeterminato e generico, vengono motivate, cosa grave e inaudita, descrivendo il personale politico del proprio partito come carrieristico e litigioso, al punto che il segretario stesso dichiara di vergognarsene.

    Tali dimissioni anomale ci sembrano l’ultima occasione per indurre finalmente a una rivolta della Ragione o almeno della ragionevolezza, i cittadini. La stessa ragionevolezza che si perse nel 2018 quando Matteo Renzi dopo aver portato il Pd al suo minimo storico rimase abbarbicato alla poltrona di segretario per molti mesi invece di dimettersi subito ed eventualmente abbandonare la politica come promise di fare.

    Rimane anche scarsamente ragionevole e comprensibile come siano rimasti in ruoli decisionali all’interno del Pd i tanti amici di Renzi che non lo hanno seguito fuori dal partito ma hanno continuato ad alimentare una fronda interna sempre più insidiosa… E infine, come è possibile che la “responsabilità” verso il governo del paese del PD abbia praticamente annullato la sua funzione storica di sorveglianza critica del potere sociale e di promozione e organizzazione della partecipazione dei cittadini?

    I cittadini non hanno solo bisogni e diritti ma anche disponibilità, capacità e forza per contribuire al consolidamento di una società democratica più inclusiva e giusta. L’abbandono dei territori alle logiche dei potentati locali e delle relazioni sociali a quelle degli interessi finanziari e imprenditoriali è, da questa prospettiva, una delle più profonde ragioni dello “sragionamento” del partito. Dissociato dalla realtà, il PD si trova cosi fazionalizzato dalla lotta delle correnti interne , incapace di confrontarsi con i cittadini e di coinvolgerli in iniziative pubbliche: il grottesco homo homini lupus fra correnti e gruppi dirigenti li condanna alla impotenza operativa, mentre umilia la “potenza” dei loro naturali committenti, i cittadini.

    Il tema più volte rimpianto o auspicato della identità del partito non può essere affrontato con la semplice riorganizzazione interna e con la formulazione di un nuovo programma. L’identità di un partito si configura oltre che in principi condivisi e obiettivi dichiarati, con la capacità di sviluppare quell’energia collettiva capace di realizzarli. Dunque una identità teorico-pratica che emerge non solo in cosa si intende fare ma nello sperimentare come riuscire a farlo.

    Allora, come hanno suggerito di fare Gianni Cuperlo e Giuseppe Provenzano, discutiamo, pensiamo, proponiamo iniziative compatibili con la presente drammatica condizione di separazione dei corpi fisici data dal confinamento causa pandemia. Svegliamoci allora dal sonno dell’irragionevolezza e attiviamoci al massimo della nostra creatività, capacità e responsabilità, per il necessario ritorno del “buon senso” e del coraggio nella Politica.

    Discutiamo: il futuro della sinistra | Come la pensate voi: tutti i contributi al dibattito
    All’appello hanno aderito:

    Bruna Cibrario
    Domenico Epanimonda
    Giorgio Tufariello
    Gianni Gambetti

    Gianni Geraci
    Lilia Pritoni
    Fabrizio Carraro
    Rita A. Cugola

    Adriano Romano
    Federico Miceli
    Eugenia Borghi
    Chiara Innocenti
    Francesco Cirnigliaro

    Carlo Maria Sichel
    Maurizio Tarantino
    Sergio Salvatore
    Alessandro Ferrara

    Pier Giorgio Ardeni
    Adriana Cavarero
    Segio Caserta
    Simona Forti
    Stefano Innocenti

    Paride Fantini
    Elisabetta Rubini
    Maurizio Melucci
    Rita Cenni
    Laura Pennacchi

    Rita Vella
    Stefano Pivato
    Daniele Archibugi
    Rita De Monticelli
    Simone Oggionni
    Otello Ciavatti

    Paola Patuanelli
    Maria Pia D’Orazi
    Fiorella Battaglia
    Jessica Valentini
    Milvia Urbinati
    Cesare Minghini
    Marina Calloni
    Tiziana Piras

    Adriano Spelta
    Giuseppe Nardiello
    Federico Vescarielli
    Corrado Angione
    Marco Pasquali
    Maria Vittoria Arthur

    Maurizio Bruno
    Elisabetta Di Brindisi
    Nina Mele
    Angela Giordano
    Annamaria Tagliavini
    Guido Nasi
    Marzia Matteoni

    Giuseppe Luciano Meineri
    Matteo Bennati
    Roberto Morabito
    Francesco Montagnoli
    Roberto Paravini
    Laura Tartari

    Daniela Belliti
    Kostantinos Karagiannakos
    Maria Clara Armaroli
    Marco Pasquali

    Antonio Margheri
    Elisa Innocenti
    Luigi Somma
    Claudio Maestripieri

    Emy Beseghi
    Roberto Castaldi

    Sergio Lo Re
    Goffredo Chiaretti
    Rosario Costato
    Claudio Romei
    Fiorgio Fazio

    Debora Trevisi
    Marialuisa Canazza
    Andrea Gaibo
    Giorgio Archetti
    Gianni Baroncini

    Piero Protani
    Paola Arrigoni
    Roberto Basile
    Ornella Cervoni
    Fabio Bonsignori

    Dosolona Venturelli
    Marco Montanari
    Alessandro Messina
    Francesco Donatelli

    Carmela Vigliotti
    Christian Gambini
    Enzo Pirroni
    Chuara Dente
    Lucia Gallo

    Bruno Menni
    Bruno Tuminelli
    Maria Saja
    Laura Pisano
    Silvia Mazzoni
    Liliana Omegna

    Michele Marchioro
    Laura Giuffrida
    Flavia Mesiano
    Luciano Granozzi
    Maria Elisabetta De Gaudentis

    Carlo Sampietro
    Marisa Carrò
    Paolo Barbieri
    Claudia Giovanardi
    Aldo Benini
    Franco Cerri
    Luciana Tanzi
    Paolo L.M. Guzzoni

    Rocco Brunetti
    Anna Maria Rosselli
    Emilio Simonetti
    Franco Scaranello
    Andrea Frasconi
    Simone Farello
    Tina Buco
    Daniele Ballarini

    Giorgia Caporale
    Mariarosa Pancaldi
    Anna Catalano
    Cristina Prandi
    Diana Galli

    Giusy La Monaca
    David Antonelli
    Daniela Ciullo
    Nario Zanzini
    Monica Simeoni

    Gabriella Turnaturi
    Franco Sbarberi
    Pinuccia Magnaldi
    Duccio Campagnoli
    Maria Mattioli
    luisa Lama
    Davide Vanicelli

    Giuseppe Rubinetti
    Segio Cammarata
    Vincenzo Visco
    Santina Mobilia
    Cesare Pianciola
    Massimo Stella

    Paolo Fornari
    Lina Bolzoni
    Roberto Bortoni
    Andrea Cosentino
    Gianluca Passarelli

    Ennio Grassi
    Gianni Saporetti
    Michele Di Gregorio
    Anderlini Fausto
    Bruno Simili
    Daniela Bonato

    Dal gruppo Pd, il momento è arrivato

    Giuliana Sias
    Cristina Di Domizio D’Agostino
    Luigi Paola Barbieri
    Anita Serra Massi Minuti
    Cinzia Ferretti
    Ernesto Cipriani

    Chiara Denti
    Antonio Margheri
    Anna Vittoria Arthur
    Anna Maria Capogna
    Germano Guardigli
    Tiziana Rinaldi

    Cesare Minghini
    Sergio Caserta
    Maurizio Bernasconi
    Felicita Mastrodicasa
    Lorenzo Viviani
    Ermenegildo Verdi

    Giulia Cibrario
    Giorgio Fazio
    Liliana Omegna
    Nicholas Ferrante
    Sergio Lo Re
    Calisto Liberi

    Manuel Anselmi
    Chiara Ciucci
    Gianfranco Pacassoni
    Pinuccia Cantarella
    Alessandro Volpe

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