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    Come la pensate: le risposte all’appello di Urbinati, Bonaga e Ignazi sul futuro della sinistra. L’intervento di Licia Accardo

    Di TPI
    Pubblicato il 17 Mar. 2021 alle 17:37 Aggiornato il 22 Mar. 2021 alle 17:40

    Pubblichiamo di seguito l’intervento di Licia Accardo in merito all’appello sul futuro della sinistra “La forza della Ragione e il coraggio della politica” [Leggi qui], lanciato da Nadia Urbinati, Stefano Bonaga e Pietro Ignazi. Per lasciare la tua firma, aderire all’iniziativa e condividere il tuo pensiero scrivi a discutiamo@tpi.it

    Discutiamo: il futuro della sinistra | Leggi tutti gli interventi
    L’intervento di Licia Accardo

    Carissimi,

    Colgo il Vs “stimolo” per produrci in una militanza proattiva. Dopo tante amare sconfitte (in 15 anni 8 segretari), in cui si annunciavano “cambiamenti”, congressi, confronti radicali, siamo all’ennesima “annunciazione”, in cui ripongo (per disperazione) ancora speranza. La pandemia ha posto in evidenza i limiti e le contraddizioni del nostro “sistema dei sistemi”, diventa, ora, una necessità “rimodulare il Sistema Paese” ad una Normalità pandemica e post pandemica.

    Le critiche mosse da Zingaretti hanno prodotto una deflagrazione interna ed esterna, una discesa in campo di Letta con una nuova dirompente proposta (speriamo). Abbiamo la necessità, in primo luogo di darci delle risposte: Chi siamo, chi vogliamo rappresentare e con quale Visione Paese  e metodo?

    È indispensabile, per darci UN’IDENTITÀ, chiara, netta, coerente e percepibile. Bisogna avere il coraggio di abiurare la pratica del” vincere comunque sia e con chiunque sia”, che ci ha snaturati, imbarbariti, legittimando scorribande di trasformisti. Mediare? No, non è più possibile. Bisogna rompere gli schemi senza indugi e aprirsi, veramente, al confronto e creare, veramente, un raccordo con le parti sociali, le sezioni, i luoghi di lavoro. Bisogna recuperare “il senso di appartenenza e comunità e fiducia” ma c’è l’urgenza “di una coraggiosa tempesta” che rischiari l’aria.

    Con cordiale stima

    Licia Accardo
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