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Pompei, è stata scoperta un’iscrizione che cambia la data dell’eruzione del Vesuvio

L'iscrizione scoperta nel sito archeologico di Pompei

L'eruzione del vulcano che portò alla devastazione della città avvenne il 24 ottobre del 79 d.C.

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 16 Ott. 2018 alle 21:38

Una scoperta straordinaria quella che è avvenuta martedì 16 ottobre: nel sito archeologico di Pompei è stata ritrovata un’iscrizione in carboncino che cambierebbe la data dell’eruzione del Vesuvio. pompei data eruzione

Fino ad oggi si credeva infatti che l’eruzione del vulcano si fosse verificata il 23 agosto del 79 d.C. Mentre questa nuova scoperta potrebbe ridatare la distruzione della città di Pompei al 24 ottobre del 79 d.C.

La “scoperta straordinaria”, come l’ha definita il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli, è stata fatta durante gli scavi nella Regio V di Pompei, nell’ambito degli interventi di manutenzione e messa in sicurezza dei fronti di scavo previsti dal Grande Progetto Pompei.

La scritta è datata al sedicesimo giorno prima delle calende di novembre corrispondente al 17 ottobre. Essendo carboncino, e quindi fragile ed evanescente, che non avrebbe potuto resistere a lungo nel tempo, è più che probabile che si tratti dell’ottobre del 79 d.C, una settimana prima dell’eruzione.

Il ministro Bonisoli ha dichiarato: “ci fermavamo alla datazione della lettera di Plinio che fissava l’eruzione al 23 agosto. Può darsi, un pò di più del può darsi, che qualche amanuense nel corso del Medioevo abbia fatto una trascrizione non fedele e per tanto tempo abbiamo pensato che l’eruzione fosse stata ad agosto. Oggi con umiltà stiamo riscrivendo i libri di storia”.

Il direttore generale Massimo Osanna ha raccontato: “È un pezzo straordinario di Pompei datare finalmente in maniera sicura l’eruzione. Già nell’800 un calco di un ramo che fa bacche in autunno aveva fatto riflettere, oltre al rinvenimento di melograni e dei bracieri”.

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