Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Cultura

Jorit a TPI: “Ho dipinto il sorriso di Luana perché si lavori per vivere, e non per morire” | VIDEO

Di Marta Vigneri
Pubblicato il 11 Mag. 2021 alle 13:16 Aggiornato il 11 Mag. 2021 alle 13:33

Jorit: “Ho dipinto il sorriso di Luana perché si lavori per vivere, non per morire” | VIDEO

Jorit ha 30 anni ed un sorriso vivace, sotto l’occhio destro due cicatrici simbolo dell’appartenenza alla “Human Tribe” di cui fanno parte i personaggi che ha dipinto sulle pareti dei palazzi di tutto il mondo, da Nelson Mandela a Martin Luther King, da Ernesto Che Guevara a Jurij Gagarin, da Valerio Verbano, il 19enne ucciso da un gruppo di matrice neofascista a febbraio del 1980 nel quartiere Tufello di Roma a Luana D’Orazio, l’operaia di 22 anni morta il 3 maggio scorso nella fabbrica in provincia di Prato in cui lavorava, risucchiata da una macchina tessile.

Il “filo rosso” che collega i protagonisti dei suoi murales giganti è “la lotta per l’emancipazione dell’umanità”, dice Jorit a TPI a margine dell’inaugurazione dell’opera dedicata all’attivista ed ex parlamentare irlandese morto in carcere nel 1981 dopo uno sciopero della fame, Bobby Sands, su una delle pareti della palestra che porta il nome di Valerio Verbano al Tufello. “Io credo che in questo momento di crisi bisogna immaginare un mondo più umano in cui le persone vengano trattate come fini e non come mezzi”, afferma.

Come Luana D’Orazio. “Se la notizia è uscita è per il suo sorriso – continua Jorit – ma in Italia muoiono sul posto di lavoro tre persone al giorno, mille all’anno: se ne dovrebbe parlare di più”. E spera che il murales che raffigura il volto della 22enne allestito all’ex Snia, nel quartiere Pigneto di Roma, possa “far ragionare su questa strage”. Perché “si lavora per vivere, e non per morire”.

Leggi anche: 1. Anche Napoli si inginocchia per George Floyd: il murale di Jorit 2. Sulla barriera che divide Israele e Cisgiordania è comparso un murales per Ahed Tamimi, la ragazza simbolo della resistenza palestinese 3. Napoli, la figlia di Che Guevara in visita al murale che ritrae suo padre 4. Oste di Montemurlo, incidente sul lavoro: 22enne muore risucchiata in un rullo. Luana aveva un figlio piccolo
Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version