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Il piccolo lord Fauntleroy: la recensione di TPI

Di Claudia Nanni
Pubblicato il 20 Feb. 2019 alle 07:00 Aggiornato il 27 Feb. 2019 alle 14:14

Il piccolo lord fauntleroy recensione | Di cosa parla

IL PICCOLO LORD FAUNTLEROY RECENSIONE – “Il piccolo lord Fauntleroy” è un romanzo della scrittrice Frances Burnett.

L’età consigliata di lettura è dai 7 anni in sù, ma le restrizioni non mi sono mai andate a genio e quindi ho deciso di leggerlo.

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Cedric Errol è un bambino di 7 anni, abita con la mamma negli Stati Uniti. Suo padre, morto da poco ed era il figlio minore del conte Dorinfourt, un ricco nobile inglese.

Il matrimonio del padre di Cedric con la madre non era mai stato accettato dal vecchio conte che aveva tagliato i ponti.

Cedric è all’oscuro di tutto e vive la sua infanzia in un quartiere popolare di New York con i suo amici: Mr. Hobbs, il droghiere e Dick il lustrascarpe.

La morte improvvisa di Bevis, primogenito del conte, cambia le carte in tavola. Il bambino di punto in bianco diventa l’unico erede, con il titolo di lord Fauntleroy. Il nonno, diventanto con il tempo burbero e astioso, è costretto a chiamare Cedric e la nuora in Inghilterra, non per affetto, ma per poter dare a Cedric un’educazione degna di un lord inglese.

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All’arrivo nel grande castello del nonno, Cedric ha una grande delusione: la mamma, che l’aveva accompagnato non avrebbe abitato con lui, ma sarebbe andata in una villetta a Court Lodge fuori dalla tenuta di Dorincourt.

Il ragazzo non è a conoscenza dei dissapori tra la madre e il vecchio conte e la donna fa di tutto per far rimanere la cosa segreta, in caso contrario Cedric non avrebbe mai potuto instaurare un buon rapporto con il nonno.

Nonostante i pregiudizi del vecchio conte che considera gli americani poco più che selvaggi, il rapporto tra lui e il nipote diventa sempre più profondo, grazie all’affetto di Cedric.

In parallelo la madre, si rende conto delle terribili condizioni di vita della gente che vive nelle proprietà del conte, comincia a fare opera di volontariato, usando il piccolo vitalizio che il suocero le passa e convince il figlio a parlare con il nonno per poter migliorare le condizioni della popolazione. Lentamente avviene il miracolo: il nonno si trasforma in un uomo sereno, felice dell’immenso affetto che prova per Cedric e capace di aiutare gli altri.

Arriva però il colpo di scena……

Non sarò di certo io a svelarvelo

A cura di Claudia Nanni

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