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    A Venezia rinasce l’università di Kabul: “Sarà un faro per gli afghani”

    Credit: EPA/HEDAYATULLAH AMID
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 21 Feb. 2022 alle 21:19

    A Venezia rinasce l’università di Kabul: “Sarà un faro per gli afghani”

    Un “faro” per la popolazione afghana, che potrà tornare ad accendersi a Venezia. Così l’ambasciatore Umberto Vattani ha definito l’Università americana dell’Afghanistan (AUAF), che venerdì scorso ha riaperto le proprie porte sull’isola di San Servolo, dopo la chiusura della sede di Kabul lo scorso agosto, con il ritorno al potere dei talebani. “San Servolo sarà il faro per gli afghani dopo la caduta di Kabul. Come per gli armeni fu San Lazzaro, per i greci ortodossi la chiesa di San Giorgio dei Greci dopo la caduta di Costantinopoli”, ha detto Vattani, presidente della presidente della Venice International University, che riunisce diversi altri atenei.

    A celebrare la riapertura dell’università anche il patriarca Francesco Moraglia, l’arcivescovo ortodosso Polykarpos, il rabbino capo Rav Daniel Touitou, il presidente della Comunità islamica Sadmir Aliovski e il rappresentante della Congregazione armena mechitarista di San Lazzaro. “Questo è un giorno luminoso, ricrea un ulteriore e più importante ponte: Venezia è una serie di ponti, che unisce isole, questo è d’amicizia con un’altra parte del mondo che sentiamo nostra”, ha detto Moraglia, che non ha dimenticato il tema dei diritti civili per gli afghani rimasti nel loro paee. “Chi non rispetta le donne, non rispetta un popolo”, ha ricordato Moraglia. “La cultura è il motore e la vita della storia, e la vocazione di Venezia si rivela ancora una volta attenta alle necessità dei popoli del mondo in pericolo”.

    “Gli afghani non hanno più possibilità di studiare”, ha ricordato Vattani, “molti sono fuggiti in Iran, nei paesi del Golfo, una ventina a Venezia, 50 a Padova. Vorremo che questo istituto diventasse il loro polo di riferimento, altrimenti rischiano di perdere la loro identità se diffusi in tanti paesi”. “Organizzeremo anche un convegno internazionale sull’Afghanistan pre e post islamico”, ha detto l’ambasciatore. I corsi dell’università riprenderanno a settembre, anche se le prime lezioni si terranno già in estate con una summer school.

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