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    Vendita de ‘Il Giornale’: l’operazione Angelucci-Feltri-Sallusti e l’uscita di scena di Berlusconi

    Di Marco Antonellis
    Pubblicato il 4 Feb. 2022 alle 11:15
    Fu TPI nei mesi scorsi a rivelare per primo la trattativa segreta degli Angelucci, editori di Tempo e Libero per l’acquisizione del Giornale della famiglia Berlusconi e la creazione di un vero e proprio polo editoriale di centrodestra. L’idea era ed è ancora quella di accompagnare la nascita di un nuovo centrodestra in Italia. Non a caso, le voci vengono rilanciate dalla stampa nazionale proprio in questi giorni, quando dopo la “disfatta” della battaglia per il Quirinale c’è la necessità di ricostruire su nuove basi l’alleanza moderata in Italia. Per questo le voci di un possibile passaggio di mano stanno riprendendo corpo. A quanto siamo in grado di rivelare, la famiglia di Arcore è però divisa. Mentre Mondadori è più propensa alla vendita, Paolo Berlusconi preferirebbe provare a tenere ancora il giornale che fu di Montanelli.
    Il passaggio di mano del Giornale a livello simbolico potrebbe rappresentare la definitiva uscita di scena di Silvio Berlusconi dalla politica. Tanto più che a comprare sarebbe la famiglia Angelucci, animata dalla volontà di creare un polo editoriale di destra insieme ai suoi Libero e Tempo. La famiglia è ritenuta molto vicina a Matteo Salvini; quest’ultimo sempre presente ai compleanni di Angelucci senior. Se l’operazione dovesse andare in porto, a capeggiare il neonato Polo editoriale dovrebbe essere Alessandro Sallusti, attuale direttore di Libero. Fu proprio questo il vero motivo del suo passaggio nei mesi scorsi alla guida del giornale al posto di Vittorio Feltri.
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