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    L’ultima straziante chiamata del turista francese morto nel Cilento al 118: “Aiutatemi, sto morendo di male!” | AUDIO

    Simon Gautier, il turista francese morto nel Cilento

    Quando chiama i soccorsi Simon è disperso, con le gambe rotte e un insopportabile dolore

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 19 Ago. 2019 alle 12:56 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 23:27

    Turista francese morto nel Cilento, ultima chiamata: “Sto morendo di male”

    Del turista francese morto nel Cilento c’è un’ultima, straziante, chiamata. Simon Gautier è caduto in un dirupo mentre faceva un trekking in solitaria nella zona montuosa del salernitano. Dichiarato disperso dal 9 agosto scorso, è stato poi ritrovato morto. Agli atti c’è una telefonata al 118, il pronto intervento sanitario: “Mi potete aiutare? Sono caduto in una scarpata e mi sono rotto le gambe. Sto morendo di male”.

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    La telefonata è drammatica, perché il 27enne transaplino dichiara di non sapere esattamente spiegare dove si trova, né riesce a fornire coordinate di latitudine e longitudine. “Non so dove sono, mi potete localizzare? Stavo camminando e sono caduto. Sono solo, non ricordo da dove sono partito”, dice.

    Simon ha la consapevolezza della gravità delle sue condizioni: “Sto morendo di male”, ripete.

    Il dialogo con l’operatrice sanitaria è concitato, il giovane tenta di ricordare qualche dettaglio. L’unica cosa che emerge è che il turista è partito da Policastro. “Volevo tornare verso Napoli. All’inizio c’era un piccolo sentiero, poi l’ho perso e poi sono caduto”.

    La telefonata termina con l’indicazione di tenere acceso il telefono per favorire le ricerche. “Non sapendo dove si trova provo con i carabinieri se possono localizzare il suo cellulare, tenga libero il cellulare”. Da quel momento di Simon Gautier non si ha più nessuna notizia.

    Sono state usate varie tecniche per ritrovare il camminatore: ricerche a piedi, utilizzo dei droni, della motovedetta. L’area identificata era di 143 chilometri quadrati compresa tra i territori di Policastro, Scario e Punta degli Infreschi. Dopo nove giorni, accanto al suo zaino da trekking, in fondo ad un dirupo di 40 metri di profondità, è stato ritrovato il corpo senza vita di Simon.

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