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    Migranti, naufragio in Tunisia: cosa sappiamo finora

    Immagine di repertorio
    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 10 Mag. 2019 alle 15:48 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:38

    Tunisia naufragio migranti | Cosa sappiamo

    Venerdì 10 maggio 2019 è avvenuto un grave naufragio nel Mediterraneo, precisamente a 40 miglia dalla città di Sfax in Tunisia. Il bilancio ufficiale è di 60 morti, come conferma Tunisi (qui gli aggiornamenti in diretta).

    La barca che trasportava i migranti è affondata in acque internazionali.

    I sopravvissuti – Sono sedici finora i sopravvissuti, salvati da pescherecci nella zona. Le informazioni vengono riportate dall’agenzia di stampa tunisina Tap.

    L’origine dei migranti – I migranti saliti sul barcone per attraversare il Mediterraneo sono di origine subsahariana e sarebbero partiti da Zouara, in Libia.

    Sono in corso, in mare, le operazioni di salvataggio e recupero ad opera della Marina militare tunisina.

    I corpi – I corpi ripescati saranno trasferiti all’ospedale universitario Sfax Habib Bourguiba.

    Dell’episodio ha riferito oggi anche il sito al Chourouk che parla di 70 persone morte: “Almeno 70 migranti sono annegati oggi al largo di Sfax, Tunisia, in un naufragio. Molto probabilmente la barca è partita dalla Libia e il numero di morti potrebbe aumentare. L’operazione di salvataggio è ancora in corso. Sedici persone sono state salvate dai pescatori”

    Le agenzie – L’agenzia di stampa locale Tunisi Afrique Presse parla di 70 vittime, ma il bilancio secondo l’Agenzia per le migrazioni delle Nazioni Unite è di 50 morti. “Finora, spiega l’agenzia Onu, sono stati recuperati solo 4 cadaveri”.

    Le polemiche – L’ong italiana Mediterranea Saving Humans, la stessa che si occupa di gestire i migranti della Mare Jonio sequestrata il 10 maggio dalle autorità italiane dopo essere attraccata a Lampedusa con 30 migranti salvati in acque libiche (qui la diretta del caso Mare Jonio), ha immediatamente commentato il naufragio in Tunisia su Twitter.

    Il tono è polemico e viene richiamata l’attenzione di Palazzo Chigi e della Commissione europea attraverso un tag.

     

     

    > Mare Jonio: la nave sbarca a Lampedusa venerdì 10 maggio
    > I migranti rispediti in Italia dagli altri paesi europei sono più di quelli che sbarcano
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