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    Tivoli, 23enne muore dopo essere rimasto infilzato in una recinzione: fuggiva per non pagare il conto al ristorante

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 28 Lug. 2020 alle 13:22 Aggiornato il 28 Lug. 2020 alle 14:19

    Un ragazzo di 23 anni è morto dopo essere rimasto infilzato in una recinzione, scavalcata per fuggire dal ristorante dove stava cenando con degli amici e a cui il gruppo aveva deciso di non pagare il conto. Si chiamava Giuliano Bergamini ed era originario di Guidonia. Il giovane, che lascia una bambina di tre anni, era stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Tivoli con una grave ferita alla gamba la scorsa settimana, per poi essere trasferito al San Camillo di Roma, ospedale dove è avvenuto il decesso per setticemia sabato 25 luglio.

    A seguito della denuncia del padre del ragazzo, il quale mette in discussione l’operato dei medici, la procura ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, al momento senza indagati. Il pm Francesco Cascini ha disposto l’autopsia, la quale verrà eseguita nelle prossime ore al fine di comprendere se un diverso trattamento da parte del personale sanitario avrebbe potuto salvare Giuliano. Il 23enne mercoledì scorso si trovava con altri due amici in un ristorante di Villa Adriana, l’Antico Girarrosto, quando la comitiva, al termine della cena, ha deciso di alzarsi e fuggire senza pagare il conto. A tal fine, rincorsi dal cameriere, i suoi due amici avevano aggredito il dipendente del locale, il quale era finito con cinque giorni di prognosi. Giuliano, invece di prendere parte alla rissa, si era allontanato e, nel tentativo di scavalcare una recinzione di ferro, era rimasto ferito.

    Giunti sul posto i carabinieri della stazione di Tivoli hanno subito arrestato gli amici del 23enne, mentre Giuliano, ferito, era stato adagiato in stato di semi incoscienza su una sedia in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. I due amici del giovane, già noti alle forze dell’ordine, sono stati processati con l’accusa di tentata estorsione e resistenza e hanno anche riferito che Giuliano era d’accordo nel non pagare il conto al ristorante, mentre ora la procura di Roma chiarirà se ci sono state responsabilità dei medici per la morte del ragazzo.

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