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    Terremoto Amatrice: l’ex sindaco Pirozzi a processo per il crollo di una palazzina

    L'ex primo cittadino è stato rinviato a giudizio insieme ad altre cinque persone con l'accusa di disastro colposo plurimo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 11 Ott. 2019 alle 18:00

    Terremoto Amatrice: l’ex sindaco Pirozzi a processo per il crollo di una palazzina

    L’ex sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, oggi consigliere della Regione Lazio con Fratelli d’Italia, e altre cinque persone sono state rinviate a processo per il crollo di una palazzina avvenuto in seguito al terremoto del 24 agosto 2016.

    Lo ha stabilito il gup del Tribunale di Rieti Giovanni Porro nel pomeriggio di venerdì 11 ottobre.

    Il processo, al via il 6 febbraio 2020, vedrà i 6 imputati accusati di disastro colposo plurimo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose per la morte di 7 inquilini di una palazzina ex Ina Casa in piazza Augusto Sagnotti ad Amatrice.

    Oltre all’ex sindaco Pirozzi, sono stati rinviati a giudizio il progettista e direttore dei lavori, Ivo Carloni, tre tecnici del Genio civile, Valerio Lucarelli, Giovanni Conti e Maurizio Scacchi, e il comandante dei Vigili urbani di Amatrice, Gianfranco Salvatore.

    Secondo l’inchiesta condotta dai pm Lorenzo Francia e Rocco Gustavo Maruotti, la palazzina in questione fu ristrutturata nel 2009, in seguito al terremoto che colpì L’Aquila, ma senza rispettare le norme antisismiche. L’edificio, dunque, non fu collaudato e crollò in seguito al sisma che colpì il Centro Italia, non lasciando scampo agli inquilini.

    Una ulteriore indagata, Virna Chiaretti, responsabile tecnico del Comune di Amatrice, è stata prosciolta, mentre un quarto dirigente del Genio Civile, Maurizio Peron, aveva già scelto di essere giudicato con il rito abbreviato.

    Ritorno ad Amatrice un mese dopo – VIDEO
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