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    Suora “No vax”, il fratello medico la “denuncia” al Vescovo di Padova

    Immagine di archivio. Credit: Pixabay
    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 2 Set. 2021 alle 09:25

    Un medico in pensione ha “denunciato” la sorella suora “No Vax”, e le altre 5 suore del monastero di Montegalda (Vicenza)  contrarie all’iniezione, al Vescovo della Diocesi di Padova. In una lettera inviata alla Curia di Padova da Primo Brugnaro, il dottore e fratello di Angela, la madre superiora in questione, ha scritto: “Nonostante l’appello al vaccino del Papa, dei vescovi e del presidente Mattarella, avete un covo di no vax che spinge in tal senso anche con foto e appelli al limite del ridicolo. È il monastero a Montegalda con la madre superiora che vive di cellulare e di quotidiana e sciocca propaganda no vax. Il colmo è che è mia sorella. Ora mi rivolgo al vescovo affinché prenda un provvedimento”. La storia è stata riportata da Il Gazzettino.

    “Parliamo di suore tra i 50 e i 70 anni e credo che tutte siano indottrinate come no vax. Nessuna si è vaccinata e alla messa la domenica non vengono rispettate le disposizioni di legge, come l’obbligo di mascherine – ha dichiarato al Gazzettino Primo, 72 anni, dottore in pensione che adesso vaccina come volontario all’ospedale militare di Padova – Io e mia sorella ci vogliamo un bene enorme, ma da oltre un anno mi infastidisce questa sua posizione. Ha diversi gruppi Whatsapp e come riceve messaggi no vax subito li ricicla”.

    La madre superiora del monastero a Montegalda ha replicato che “Ho voluto aspettare, perché bisogna correre subito? Non sono contraria, ho pensato che attendendo avrei trovato un vaccino più sicuro. D’altronde le case farmaceutiche sono ancora al lavoro”. E in merito ai messaggi Whatsapp ha detto: “Quei testi non sono scritti da me, io li ricevo e li inoltro”.

    “Abbiamo un coro distaccato – ha aggiunto la donna -. Tutti hanno la mascherina e abbiamo messo 40 sedie distanziate. Rispettiamo le regole, dal vescovo e dal vicario non abbiamo ricevuto comunicazioni”. Per quanto riguarda le consorelle ha invece concluso dicendo: “Le ho lasciate libere. È una cosa molto delicata e io non impongo nulla. Il vaccino non è obbligatorio”
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