Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    “Station to Station”, la community nata dal nulla che ha raccolto oltre 200mila firme per dare la cittadinanza italiana a Patrick Zaki

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 26 Apr. 2021 alle 18:30

    La petizione per concedere la cittadinanza italiana a Patrick Zaki ha abbondantemente superato le 200mila firme. “La società civile può avere una grande forza, molto spesso sottostimata”, spiegano gli attivisti di “Station to Station”, la community da cui l’iniziativa è partita, ben prima che arrivasse il voto favorevole del Senato.

    “Station to Station” sono 7 persone che si sono conosciute tra fine 2019 e inizio 2020 durante le mobilitazioni delle Sardine in Emilia-Romagna. Il nome completo, peraltro, sarebbe “Station to Station – 2 agosto” perché anche le iniziative per commemorare la strage di Bologna hanno un ruolo in questa bella storia di partecipazione dal basso.

    “Il 2 agosto scorso, viste le restrizioni dell’emergenza che tutti conosciamo, vi era l’impossibilità di portare le persone a Bologna per le manifestazioni del 40esimo anniversario della strage terroristica e quindi abbiamo ritenuto più opportuno organizzare flash mob davanti alle stazioni ferroviarie di diverse città e paesi”, spiegano dalla community.

    “Le stazioni del 2 agosto, al momento apparse un punto di arrivo, si sono trasformate presto in una partenza, perché c’è un filo rosso che parte dalla strage del 2 agosto, corre per tutte le numerosi stragi e violenze di questo Paese fino ad arrivare in Egitto, a Tora, città del carcere dove Patrik Zaki è ingiustamente detenuto”.

    “Se le mura di quel carcere potessero parlare racconterebbero solo storie di torture e violenza, storie che dovrebbero imbarazzare chi si riempie la bocca di diritti umani ma li lascia disattesi”, osservano gli attivisti di “Station to Station”.

    “Siamo solo all’inizio, dalle istituzioni invece ci aspettiamo un atto di reale coraggio per mettere in pratica, per la prima volta, la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Uomo, per generare un precedente che rappresenti uno spartiacque con un passato pieno di ambiguità”.

    “Station to Station” ha in programma alcuni eventi insieme alla Sardine. Nel frattempo ha lanciato la maglietta con il Qr code che linka direttamente alla petizione per Zaki  (si scarica gratuitamente da questo link). “Ognuno di noi può stamparla e condividere una foto con la maglia utilizzando #PatrickCittadinoItaliano. Facciamo girare Patrick per le nostre strade, Patrick Zaki è uno di noi ed è in carcere perché è un difensore dei diritti umani”.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version