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    Il sottosegretario Costa: “Il  green pass sarà rilasciato solo dopo la seconda dose di vaccino”

    Una ricostruzione grafica del green pass, la Certificazione verde Covid-19d ell'UE, davanti un ristorante, Roma, 16 luglio 2021. ANSA/ MASSIMO PERCOSSI
    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 19 Lug. 2021 alle 19:49

    Il sottosegretario Costa: “Il  green pass sarà rilasciato solo dopo la seconda dose di vaccino”

    Il “green pass” sarà rilasciato al completamento del ciclo vaccinale e non dopo la prima dose di vaccino come avviene attualmente. Lo ha anticipato oggi il sottosegretario alla Salute Andrea Costa,  affermando che “è probabile che si vada in questa direzione”.

    La variante Delta, del 60 percento più efficace nel trasmettersi rispetto alla versione del nuovo coronavirus precedentemente più diffusa, in poche settimane è diventata dominante in decine di paesi, tra cui l’Italia. La sua diffusione ha riaperto il dibattito sull’imposizione di restrizioni ai non vaccinati, più esposti al rischio di contrarre e trasmettere il virus, limitando l’accesso a locali o eventi a chi detiene la Certificazione verde (nota anche come green pass), il certificato che viene rilasciato in forma fisica o digitale a chi si è sottoposto a un tampone, è guarito da Covid-19 o è stato vaccinato

    “Rispetto all’estensione del green pass, l’idea è quella di pensare a una modulazione e gradualità a seconda del quadro della regione: si possono cioè prevedere intensificazioni dell’utilizzo del green pass a seconda della situazione”, ha detto Costa in un’intervista all’Ansa. “Se c’è una situazione che peggiora, automaticamente ci può essere un’applicazione più ampia del green pass”, ha aggiunto Costa.

    “È un ragionamento di buon senso: se una regione rimane bianca ci può essere un tipo di utilizzo di green pass, ma se una Regione ha criticità maggiori, piuttosto che chiudere si applica il green pass più restrittivo”, ha aggiunto il sottosegretario, spiegando che le scelte del governo sono basate “sulle sollecitazioni” del Comitato tecnico scientifico del ministero della Salute, “perché siamo nell’ambito delle scelte che la politica fa sulla base delle indicazioni scientifiche”.

    La settimana scorsa il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che il “pass sanitario” diventerà presto obbligatorio per chi vuole accedere a locali come bar ristoranti e usare mezzi di trasporto, oltre ad andare al cinema o a teatro.

    Il certificato, che può essere utilizzato per viaggiare nei paesi dell’Unione Europea, in Italia viene attualmente rilasciato anche a chi ha ricevuto una sola dose del vaccino, 15 giorni dopo la vaccinazione.

    Nell’intervista, il sottosegretario ha anche aperto alla possibilità di una terza dose di vaccino, affermando che “la struttura per somministrare la terza dose è già pronta nel nostro Paese”.

    “Siamo in attesa delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico che sta valutando le evidenze scientifiche”, ha detto. “Non appena avremo indicazioni da parte della scienza saremo pronti”.

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