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    Sicilia, dirigente Sanità agli ospedali: “Segnate più terapie intensive o diventiamo zona rossa”. È bufera

    Di Cristina Migliaccio
    Pubblicato il 22 Nov. 2020 alle 12:11

    Sicilia, bufera sui posti letto per pazienti Covid. Il ministro Speranza manda gli ispettori

    Dopo le polemiche nate per eventuali sospetti e accuse riguardo i posti letti realmente disponibili in Sicilia, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha deciso di inviare sull’isola ispettori e carabinieri del Nas per appurare il numero effettivo dei posti letto messi a disposizione dei pazienti Covid. La polemica è partita da un messaggio audio di Mario La Rocca (dirigente generale del dipartimento pianificazione strategica della Regione) inviato lo scorso 4 novembre ai manager dell’ospedale e ai direttori delle Asp e poi pubblicato dal quotidiano La Sicilia, in cui chiedeva di aggiornare sulla piattaforma della Protezione Civile il numero dei posti letto in ospedale. “Oggi dev’essere calato tutto il primo step al 15 novembre. Non sento ca.., perché oggi faranno le valutazioni e in funzione dei posti di terapia intensiva decideranno in quale fascia la Sicilia risiede. Non è accettabile subire ulteriori restrizioni perché c’è resistenza da parte di qualcuno ad aprire posti letto”, si sente nell’audio. La Rocca fa riferimento all’ultimo Dpcm di Conte, che ha diviso l’Italia in tre zone.

    Come riporta il Corriere della Sera, La Rocca ha specificato: “Tutti i dati della Regione sono veritieri, tutti i posti sono disponibili. Vadano i Nas a controllare ovunque, ma basta sciacallaggi e notizie tra il detto e non detto, che hanno la sola funzione di allarmare inutilmente la pubblica opinione”, ha poi proseguito: “Il mio era un invito a non perdere tempo. Mentre ero a casa per il Covid, ho notato che alcuni manager da tre settimane non facevano nulla per attivare nuovi letti. Due giorni dopo quegli audio ho finito l’isolamento e ho potuto fare un giro in alcuni ospedali a Palermo: ho trovato 100 posti in un giorno”. Il governo è pronto a chiudere altre polemiche sulla Sicilia.

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