Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Sea Watch, il portavoce della ong: “Proseguiremo le operazioni in mare”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 2 Lug. 2019 alle 14:50 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:28

    Sea Watch, il portavoce della ong: “Proseguiremo le operazioni in mare”

    Le operazioni di salvataggio in mare da parte della Sea Watch proseguiranno.

    Lo ha dichiarato nella giornata di martedì 2 luglio il portavoce della Ong Ruben Neugebauren nel corso di una conferenza stampa.

    Tornato sulla vicenda della Sea Watch 3, che ha portato all’arresto della comandante Carola Rackete, sulla cui convalida è attesa la decisione del gip, Neugebauren ha affermato che “bisogna lavorare per trovare una soluzione politica affinché una situazione del genere non tornino a ripetersi”.

    Secondo Neugebauren, infatti, già dalla vicenda della nave Aquarius, avvenuta un anno fa (qui il riepilogo della vicenda), si doveva cercare una soluzione.

    Invece “si sono accampate scuse, si è dato la responsabilità agli altri dicendo che bloccavano la situazione e dicendo che serve una soluzione europea” ha affermato Neugebauren.

    Neugebauren, poi, si è detto molto deluso dal governo tedesco, che, secondo lui “dovrebbe impegnarsi in modo pro-attivo senza aspettare gli altri”, e dall’Europa.

    “Si dovrebbe permettere alle città tedesche che hanno chiesto di accogliere i migranti, di renderlo possibile” ha aggiunto Neugebauren, che poi ha fatto sapere che l’organizzazione ha raccolto oltre un milione di euro per coprire le spese legali della comandante Carola Rackete.

    Il portavoce della Ong, poi, si è scagliato contro Matteo Salvini. “Se parliamo di chi sfugge alle accuse allora non è Carola Rakete ma Matteo Salvini che in casi simili si è sottratto alle inchieste giudiziarie utilizzando l’immunità parlamentare”.

    Le dichiarazioni di Neugebauren arrivano nello stesso giorno in cui la Sea Watch 3 ha lasciato il porto di Lampedusa, dove è attraccata forzosamente nella notte tra venerdì 29 e sabato 30 giugno, per raggiungere Licata.

    La nave, che è sotto sequestro, è scortata dalle motovedette della Guardia di Finanza.

    Neugebauren ha sottolineato che se la Sea Watch 3 verrà tenuta sotto sequestro, le operazioni di salvataggio proseguiranno con un’altra imbarcazione della Ong.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version