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    Sea Watch, il monologo virale di Elio: “Non si può tacere di fronte alla criminalizzazione di chi salva vite”

    Di Maria Elena Gottarelli
    Pubblicato il 30 Giu. 2019 alle 12:35 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:29

    Sea Watch, il monologo di Elio

    “Non si può stare zitti di fronte alla criminalizzazione di chi aiuta le persone in difficoltà”. Così Elio, pseudonimo di Stefano Belisari, ha commentato la vicenda della Sea Watch 3, negli ultimi giorni al centro del dibattito pubblico italiano e internazionale.

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    Sabato 29 giugno, in occasione del 25esimo anniversario di Emergency (fondata da Gino Strada nel 1994), Elio ha messo in scena a Milano Il Flauto Magico.

    Successivamente, il compositore e flautista ha detto la sua in merito alla controversa figura di Carola Rackete, la capitana della Sea Watch 3 che martedì scorso ha forzato il blocco entrando in acque territoriali italiane (al momento la donna si trova agli arresti domiciliari).

    “Se 25 anni fa mi avessero detto che chi aiuta le persone in difficoltà sarebbe stato perseguibile, avrei risposto ‘Ma tu sei scemo’” ha affermato Elio, per poi osservare con rammarico:

    “E invece, forse, lo scemo sono io perché è accaduto proprio questo”.

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    La decisione di Carola Rackete di non rispettare la legge italiana e forzare il blocco per portare in salvo i 42 migranti a bordo della nave ONG Sea Watch 3 ha letteralmente spaccato in due l’opinione pubblica italiana (ma anche quella internazionale).

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    Sea Watch, una questione che divide

    Da una parte vi è chi, Matteo Salvini in primis, sostiene che la 31enne tedesca debba essere punita duramente per il suo “gesto irresponsabile”.

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    Dall’altra troviamo invece coloro che sostengono che Carola Rackete abbia compiuto “un atto di giustizia” (seppur illegale) nel far rotta con la sua nave verso Lampedusa. Di questo avviso sono i principali esponenti del Partito Democratico e, forse primo fra tutti, Franco Matteotti, l’operaio milanese che ha lanciato una raccolta fondi online per pagare la multa della Sea Watch.

    Fra i detrattori della linea dura di Matteo Salvini troviamo anche lo scrittore napoletano Roberto Saviano, mentre fra coloro che osteggiano il suo operato pur senza schierarsi apertamente con Matteo Salvini vi è il filosofo torinese Diego Fusaro, il quale ha suggerito a Carola Rackete di aiutare gli africani “investendo in infrastrutture piuttosto che deportarli via mare in Italia”.

    (Qui il video del commento di Elio pubblicato sul sito de Il Fatto Quotidiano)

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