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    Sea Watch, gip non convalida l’arresto: Carola Rackete liberata. Salvini: “Pronto provvedimento di espulsione”

    Carola Rackete, capitana della nave Sea Watch 3
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 2 Lug. 2019 alle 20:43 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:28

    Carola Rackete liberata | Caso Sea Watch | Gip non convalida arresto

    Carola Rackete liberata | L’arresto della capitana della Sea Watch, Carola Rackete, non è stato convalidato dopo l’interrogatorio di ieri, 1 luglio, ad Agrigento. [Chi è Carola Rackete]

    Secondo quanto stabilito dal gip, infatti, la comandante della Sea Watch 3 ha agito “nell’adempimento di un dovere: quello di salvare vite umane in mare”.

    Il reato di resistenza a nave da guerra, poi, non sussisterebbe in quanto la motovedetta della Finanza speronata dall’imbarcazione della Ong non sarebbe una nave da guerra.

    Il gip, inoltre, sottolinea che la scelta di attraccare al porto di Lampedusa “non è stata strumentale, ma obbligatoria perché i porti della Libia e della Tunisia non sono ritenuti sicuri”.

    Carola Rackete liberata | La reazione di Salvini

    Immediata la reazione del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha dichiarato: “Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza
    non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale”.

    Salvini attacca i magistrati dopo la scarcerazione di Carola Rackete: “Una vergogna”

    Carola Rackete liberata | Il provvedimento di allontanamento

    Notizia confermata successivamente in una nota del Viminale in cui si informa che il prefetto di Agrigento ha disposto nei confronti di Carola Rackete un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera.

    In serata, poi, è arrivata un’ulteriore conferma: il prefetto di Agrigento Dario Caputo, che per tutta la serata è stato in contatto diretto col Viminale, ha firmato il provvedimento di allontanamento dall’Italia nei confronti della comandante della Sea Watch. La decisione è stata presa dopo avere approfondito i profili amministrativi della vicenda.

    Tuttavia il provvedimento dovrà prima essere convalidato dall’autorità giudiziaria.

    Al di là della convalida, però, il provvedimento non potrebbe essere comunque eseguito prima del 9 luglio, data in cui la comandante dovrà essere interrogata dalla Procura di Agrigento, dove è indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

    Il leader della Lega successivamente è tornato sull’argomento aggiungendo: “Dalla giustizia mi aspettavo pene più severe per chi ha attentato alla vita dei militari italiani, evidentemente mi sbagliavo”.

    Grande soddisfazione, invece, è stata espressa dalla Ong che su Twitter ha festeggiato la liberazione della comandante.

    Carola Rackete liberata | Le accuse nei confronti della capitana

    Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, il suo vice Salvatore Vella e il pubblico ministero Gloria Andreoli avevano chiesto la convalida dell’arresto di Rackete.

    La capitana era accusata di rifiuto di obbedienza a nave da guerra, resistenza o violenza contro nave da guerra e navigazione in zone vietate.

    Uno striscione con la scritta “Standing by your side Carola” (Siamo al tuo fianco Carola, ispirato a una canzone di Celine Dion) era stato affisso ieri all’ingresso del tribunale di Agrigento da alcuni agrigentini.

    “Penso che l’ignoranza vada gestita e la gente vada educata – ha detto Angelo Concilio, uno dei cittadini che si trovava davanti al Tribunale – Se c’è questo clima, probabilmente, c’è un fallimento da parte delle nostre istituzioni sull’educazione, sulla cultura dell’accoglienza. Capisco che i problemi sono tanti, che lavoro non ce n’è per nessuno – ha aggiunto – ma non si fa leva sull’emotività di un popolo per alimentare disparità razziale”.

    Carola Rackete liberata | Il riassunto del caso Sea Watch

    Carola Rackete è stata sottoposta agli arresti domiciliari per la vicenda della nave Sea Watch 3, la nava battente bandiera olandese appartenente alla Ong tedesca Sea Watch.

    Rackete è balzata agli onori della cronaca per aver forzato il blocco imposto dalle autorità italiane ed essere entrata nelle acque nazionali con a bordo una quarantina di migranti soccorsi in acque libiche.

    Nella notte tra il 28 e il 29 giugno, dopo essere attraccata senza autorizzazione nel porto di Lampedusa, speronando anche una motovedetta della Guardia di Finanza, la capitana è stata arrestata dalle Fiamme Gialle [il video dell’arresto].

    Per lei l’accusa è di resistenza o violenza contro nave da guerra e tentato naufragio: qui abbiamo spiegato cosa rischia penalmente.

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