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    Sea Watch 3, l’audio della conversazione tra la comandante e la Capitaneria di Lampedusa

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 27 Giu. 2019 alle 19:32 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:32

     

    Sea Watch audio capitaneria | Capitana | Carola Rackete

    Sea Watch audio capitaneria – “La informo che devo entrare nelle acque territoriali italiane”. Comincia così l’audio tra la comandante della Sea Watch, Carola Rackete e la capitaneria di porto di Lampedusa.

    Il motivo del contatto con la capitaneria riguarda la salute dei 42 migranti a bordo della Sea Watch. “Non posso più garantire le condizioni delle persone sulla nave”, dice la capitana.

    “Devo entrare, virerò la barca e entrerò nelle acque territoriali”, si sente la voce decisa della comandante che ha violato il blocco navale e ha deciso di entrare vicino al porto di Lampedusa, nonostante il parere contrario del ministro degli Interni Matteo Salvini.

    Sea Watch audio capitaneria | Chi è Carola Rackete

    La comandante Carola Rackete ha una forte personalità. All’età di 23 anni era già al timone di una nave a spaccare il ghiaccio del Polo Nord per uno dei maggiori istituti oceanografici tedeschi, ufficiale di navigazione per l’Alfred Wegener Institute. A 25 è diventata secondo ufficiale a bordo della Ocean Diamond, a 27 stesso ruolo nella Aretic Sunrise di Greenpeace.

    Appena trentennegià comandava piccole barche per escursioni nelle isole Svalbard, nel mare Glaciale Artico. Carola collaborava con la Sea-Watch dal 2016. In passato ha lavorato anche con la flotta della British Antartic Survey e nell’estate del 2018 ha navigato nelle acque gelate dell’arcipelago della Terra di Francesco Giuseppe.

    Infine il Mediterraneo. Dal 14 giugno 2019 si trova al largo di Lampedusa senza poter entrare nelle acque territoriali italiane. “Il governo italiano ha emanato un nuovo decreto legge che ci impedisce di entrare nelle acque territoriali, in contrasto con la legge del mare. Ma in questo modo non abbiamo alcuna opzione per sbarcare le 43 persone ancora a bordo, che sono sempre più preoccupate del loro futuro”. Carola Rackete nei giorni scorsi ha rifiutato di riportare i migranti in Libia.

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