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    Scuola, marcia indietro del governo: torna la didattica a distanza anche al primo positivo

    Credit: Ansa
    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 30 Nov. 2021 alle 09:28 Aggiornato il 30 Nov. 2021 alle 09:30

    Scuola, marcia indietro del governo: torna la didattica a distanza anche al primo positivo

    Il governo fa marcia indietro sulla quarantena nelle classi scolastiche e torna alle vecchie direttive, con l’arrivo della variante omicron del coronavirus. Ieri sera il ministero della Salute ha firmato una circolare che segna il ritorno della regole che prevedono la chiusura della classe e l’attivazione della didattica a distanza nel caso un singolo alunno, o un professore, risulti positivo.

    Lo scorso 8 novembre il governo aveva invece stabilito che la didattica a distanza sarebbe scattata solo dal terzo caso di positività in classe per i vaccinati e dal secondo per i non vaccinati. Il protocollo, introdotto con l’obiettivo dichiarato di mantenere al minimo il ricorso alla didattica a distanza, aveva suscitato le proteste dei presidi per le difficoltà riscontrate nell’applicarlo, a causa dei tempi troppo lunghi per ottenere i risultati dei tamponi.

    Adesso, se l’Asl non riuscirà a intervenire per tempo, potranno essere i presidi “a disporre la didattica a distanza nell’immediatezza per l’intero gruppo classe”, afferma la circolare, “ferme restando le valutazioni della Asl in ordine all’individuazione dei soggetti (da considerare ‘contatti stretti’ a seguito di indagine epidemiologica) da sottoporre formalmente alla misura della quarantena”.

    “Ultimamente si sta assistendo ad un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2, anche in età scolare, con una incidenza (casi/popolazione) settimanale ancora in crescita e pari a 125 per 100.000 abitanti (19/11/2021 – 25/11/2021): valore ben lontano dal quello ottimale di 50 per 100.000, utile per un corretto tracciamento dei casi”, afferma la circolare inviata oggi alle scuole. Per questa ragione il ministero della Salute sostiene che è “opportuno sospendere – provvisoriamente – il programma di ‘sorveglianza con testing’ e di considerare la quarantena per tutti i soggetti contatto stretto di una classe/gruppo dove si è verificato anche un singolo caso tra gli studenti e/o personale scolastico”.

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