Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Torino, scrivono ‘Crepa sporca ebrea’ davanti la sua casa, lei replica: “Non cancellerò la scritta”

    Maria Bigliani donna a cui è rivolta la scritta "Crepa sporca Ebrea" comparsa sul muro del pianerottolo della sua casa in corso Casale a Torino, 28 gennaio 2020 ANSA / ALESSANDRO DI MARCO
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 28 Gen. 2020 alle 16:03

    Torino, scrivono ‘Crepa sporca ebrea’ davanti la sua casa: “Non cancellerò la scritta”

    Ha trovato sulla parete del pianerottolo davanti la casa sua, a Torino, una scritta antisemita nella Giornata della Memoria. Ma Maria Bigliani, pensionata 65enne di origine ebraica, non ha intenzione di rimuovere quelle parole scritte con un pennarello nero sul muro: “Crepa sporca ebrea”.

    “Non la voglio cancellare, è una testimonianza di un atto incivile, ignorante e razzista”, ha detto a Repubblica Maria, che ieri ha ricevuto la telefonata della sindaca Appendino che le ha espresso solidarietà sua e di tutta la città.

    La scoperta della scritta ignobile è arrivata proprio nel giorno della memoria, in cui si ricorda lo sterminio degli ebrei per mano dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale.

    “Ho visto la scritta, sono andata subito al commissariato di via Bologna per denunciare il fatto e mi hanno detto di rivolgermi alla Digos, sono stati loro ieri a raccogliere la mia denuncia in Questura”, racconta Maria. “Ho capito che la scritta era rivolta a me perché credo di essere l’unica con un’origine ebrea qui nel palazzo”.

    Gli agenti della Digos, coordinati dal dirigente Carlo Ambra, stanno indagando per scoprire gli autori della scritta antisemita.

    Maria non ha idea di chi possa essere il responsabile.

    “Di certo la politica internazionale crea confusione”, aggiunge. “C’è confusione tra la politica di Israele, di Netanyahu, uomo di estrema destra che porta avanti una politica violenta. E tra chi è di origine ebraica. Non bisogna confondere la politica con le persone, questo tipo di politica con l’essere ebreo”.

    La madre di Maria, Ines Ghiron Bigliani, era una staffetta partigiana. “Ha combattuto molto fortemente contro fascismo e razzismo e  questa scritta ora per me rappresenta un motivo di orgoglio nella sua brutalità”, confida la donna. “Nella mia vita di battute stupide e razziste ne ho subite, ma ho sempre risposto per le rime. Mia madre mi avrebbe detto ‘denuncia’ ed è quello che ho fatto”.

    Leggi anche:
    “Qui c’è un ebreo”: scritta nella notte sulla porta di casa del figlio di una deportata a Mondovì (Cuneo)
    “Non solo gli ebrei, c’è un secondo sterminio razziale che va riconosciuto nella Giornata della memoria”, a TPI parla attivista rom
    Ci sforziamo di ricordare ma non riusciamo più a vedere: buona Giornata della Memoria (di Giulio Cavalli)
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version