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    Roberta Siragusa, emergono nuovi indizi. Il gip: “Corpo devastato, immagini che lasciano sgomenti”

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 31 Gen. 2021 alle 10:47

    Proseguono senza sosta a Caccamo (Palermo) le indagini sulla morte di Roberta Siragusa, la 17enne trovata senza vita e semi carbonizzata in un burrone. Per il delitto è stato arrestato il fidanzato Pietro Morreale, di 19 anni, che però non ha confessato. Sono tanti gli aspetti che ancora devono essere chiariti. “Le immagini lasciano sgomenti”, così scrive la gip Angela Lo Piparo disponendo la custodia cautelare in carcere per Pietro. Pagine che lasciano pochi dubbi sul fatto che Roberta sia stata brutalmente uccisa.

    Tra i segni più chiari, un colpo “evidente” nella parte posteriore del cranio, che non pare essere una conseguenza della caduta, perché la 17enne di Caccamo era a terra prona. Altri aspetti ancora da chiarire sono la stanza di Pietro in perfetto ordine e il cranio rasato della vittima. “Nessun oggetto fuori posto, il letto rifatto, non c’erano abiti o altro – scrive il gip – la scrivania sembrava non essere mai stata utilizzata”. Secondo il giudice si tratta del “rappresentazione plastica della precisa volontà di inquinamento delle prove. Tutto quell’ordine contrasta con lo stato di turbamento emotivo e l’inevitabile trambusto della rivelazione ai genitori financo di quella verità che essi hanno detto essergli stata rivelata dal figlio: ‘Non l’ho uccisa io, si è data fuoco’”.

    Una storia, quella intorno alla morte di Roberta Siragusa, fatta di tante contraddizioni. Per Pietro la ragazza si è suicidata, si è data fuoco da sola, cospargendosi della benzina che lui portava in macchina. Ma per i parenti e gli amici della 17enne questa versione non regge. “Pietro era aggressivo, e faceva uso di sostanze stupefacenti – spiega il fratello della vittima -. Alcuni mesi fa, aveva fatto un occhio nero a Roberta dopo una lite per una canna che lei aveva buttato dal finestrino”.

    “Le immagini di ciò che è rimasto di lei lasciano sgomenti – si legge nell’ordinanza -. Il corpo nella parte inferiore è pressoché integro, ma devastato in quella superiore. Il cranio appare rasato. Dovrà essere accertato se tale circostanza è dovuta ad un fenomeno di combustione o ad un’orribile manifestazione di disprezzo e svilimento della identità femminile”. Potrebbe dunque trattarsi di un ultimo drammatico sfregio a Roberta.

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