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    Intercettazioni Palamara, spuntano i messaggi con Raoul Bova: “Indaga tu, tutti assolti tranne me”

    Raoul Bova e Luca Palamara. Credit: Ansa

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 25 Mag. 2020 alle 12:44

    Intercettazioni Palamara, spuntano i messaggi con Raoul Bova

    Nello scandalo delle intercettazioni nel caso del magistrato Luca Palamara, ex presidente dell’Anm (Associazione nazionale magistrati), è finito anche Raoul Bova. Il Corriere della Sera ha riportato stralci di conversazioni tra l’attore e il magistrato accusato di corruzione e coinvolto nell’inchiesta della Procura di Perugia.

    Secondo quanto emerge dalle intercettazioni, Raoul Bova avrebbe chiesto aiuto a Palamara riguardo una sentenza per evasione fiscale. L’attore era accusato di evasione per circa 680mila euro per il quinquennio 2005-2010.

    Il Corriere riporta i messaggi WhatsApp che si sono scambiati i due. Raoul Bova al magistrato Palamara il 25 luglio 2017 alle 10:03 scrive: ‘Ti prego di indagare su questa sentenza, la trovo un’ingiustizia senza precedente. Tutti assolti tranne me”. Palamara risponde a Raoul Bova alle 10:18: “Non finisce qui. non bisogna mollare ora”. E alle 10.21 si legge ancora: “Sono veramente rammaricato”.

    “Vorrei scrivere pubblicamente qualcosa, mi stanno annullando molti contratti”, aveva scritto Raoul Bova a Palamara preoccupato per le ripercussioni che avrebbe avuto la vicenda sul suo lavoro. Quando fu pubblicata sui giornali la notizia della sua condanna, l’attore scrive a Palamara e se la prende con la stampa: “Non si smentiscono mai”. “Purtroppo una piaga”, risponde Palamara.

    “Palamara tenta di rassicurarlo: ‘La partita non è finita. Sono sicuro che la tua onestà alla fine verrà fuori’. Ma dieci minuti dopo l’artista insiste: ‘Ma ti chiedo di verificare se ho meritato una condanna così dura. Così mirata. È stata considerata una manovra premeditata. Sono sotto shock. Ma in tutto questo il commercialista non ha alcuna responsabilità?’. Il magistrato risponde: ‘Ti faccio sapere ma devi reagire, non è perso nulla’”, scrive il Corriere.

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