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    “Io e i miei amici positivi al Covid dopo la vacanza a Malta: chiedo scusa ma troppo odio contro di noi”

    La Valletta, Malta. Credit: Ansa
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 11 Ago. 2020 alle 13:36

    Uno dei 9 ragazzi di Ostia e Fiumicino tornati da Malta e risultati positivi al Coronavirus nei giorni scorsi, ha deciso di chiedere scusa e di sfogarsi in un post pubblicato su Facebook. La vicenda ha destato preoccupazione da parte della comunità locale, dal momento che, non sapendo di essere malati, alcuni di questi ragazzi – con un’età compresa tra i 17 e i 19 anni – sono stati in giro per la città fino a quando due giovani non sono andati in pronto soccorso per dei malori.

    Il ragazzo scrive di aver sentito l’esigenza di ricostruire cosa è accaduto perché sarebbero state fatte ricostruzioni distorte sulla vicenda che lo ha visto coinvolto insieme ad altre persone. “Vorrei dapprima rassicurare amici e non, interessati alle condizioni di salute mie e della mia famiglia: stiamo bene, sotto controllo, anche se un po’ agitati”, scrive su Facebook.

    “Mi rincresce dover specificare le dinamiche dell’accaduto, ma come sempre in periodi difficili e sotto tensione, le persone tendono a fare costruzioni distorte dell’accaduto”. Al rientro dalla vacanza – racconta – i giovani del gruppo sono stati tutti sottoposti a controlli: “Il rientro da un paese estero ha dei controlli molto rigidi negli aeroporti dei rispettivi paesi, in particolare alle svariate misurazioni della temperatura siamo risultati tutti nella media bassa (altrimenti non ci avrebbero fatto uscire dalla struttura); difficile cogliere segnali di malessere (eravamo tutti asintomatici, e senza febbre) nelle prime ore dal rientro, la stessa persona risultata per prima positiva, ha effettuato il tampone per scrupolo personale e con molto senso di responsabilità si è chiuso dentro casa”.

    “La stessa scrupolosità non l’abbiamo avuta noi e per questo chiedo scusa, ma i tempi per le visite di rito sono stati immediati e siamo stati messi in quarantena due giorni dopo”, specifica. Poi spiega di aver ricevuto in queste ore numerosi messaggi d’odio, con parole aggressive e offensive. “Sono dunque, oltre che dolorosi per me, anche sbagliati, i contenuti dei numerosi messaggi carichi di aggressività e cattiveria giunti in questi giorni”, scrive, “una cattiveria che, dopo 2 mesi e più di quarantena forzata, dopo una diagnosi di positività ad un virus che ha costretto il mondo a chiudersi nelle proprie case, dopo la preoccupazione per i miei personali affetti in età avanzata, e non, rischia davvero di minare la salute mentale di una persona”. Ringrazia poi chi gli è stato vicino. “Ne uscirò più forte e motivato di prima”, assicura.

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