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    “Negli ospedali solo con il super Green pass”: fa discutere la circolare della regione Puglia

    Credit: Alberto Ortega/Contacto via ZUMA Press
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 21 Gen. 2022 alle 10:44

    “Negli ospedali solo con il super Green pass”: fa discutere la circolare della regione Puglia

    La regione Puglia ha limitato l’accesso agli ospedali, per esami e visite non urgenti, ai soli pazienti vaccinati o guariti da Covid-19. Secondo quanto confermato dall’Asl di Bari all’Ansa, la disposizione è contenuta dalla circolare regionale 131 del 6 gennaio 2022, la quale obbliga i pazienti e gli accompagnatori che devono recarsi in ospedale per sottoporsi ad esami e visite non urgenti a esibire il green pass “rafforzato”, rilasciato solo a chi ha ricevuto il vaccino anti-Covid o è guarito dalla malattia.

    Il provvedimento è stato contestato da alcuni cittadini di Monopoli, in provincia di Bari, che in un esposto hanno segnalato le limitazioni in alcuni ospedali della provincia, chiedendo di verificare se queste “possano eventualmente avere già determinato delle responsabilità penalmente rilevanti”. L’associazione locale “Colibrì Puglia” ha dichiarato di aver ricevuto diverse segnalazioni dal territorio della Asl Bari “di gravi ed ingiustificate preclusioni all’accesso alle strutture sanitarie del territorio, comunicate anche in forma pubblica dai relativi responsabili delle strutture”. “In particolare, è stato documentato che all’ingresso del presidio ospedaliero di Monopoli, all’ingresso del servizio Cup, nonché all’ingresso dei vari reparti, campeggia un cartello con un avviso rivolto a tutti i pazienti a cui viene chiesto di esibire il super green pass”, ha detto l’associazione, che nel suo sito mette in dubbio l’efficacia dei vaccini.

    Nel cartello si chiede ai pazienti di “indossare una mascherina ffp2”, “igienizzare le mani”, “sottoporsi al controllo della temparatura (sic)” ed “esibire il Super green pass”.

    Attualmente il green pass “rafforzato” è richiesto per accedere a diverse attività, come bar e ristoranti anche all’aperto, mezzi di trasporto a lunga percorrenza (aerei, treni, navi) e sul trasporto pubblico locale (autobus, metro), palestre e piscine anche all’aperto, alberghi e strutture ricettive, impianti di risalita delle piste da sci, feste per cerimonie civili o religiose, sagre e fiere, centri culturali e centri sociali per attività anche all’aperto.

    Secondo quanto riporta la bozza dell’ultimo dpcm sulle norme anti-Covid, che il presidente del Consiglio firmerà nelle prossime ore, “è sempre consentito l’accesso (…) alle strutture sanitarie e sociosanitarie nonché a quelle veterinarie per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura”.

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