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    “La seconda dose del vaccino? Non posso dottò, sto in ferie”: l’estate dei romani frena il piano vaccinale

    Medici all'opera Credits: ANSA
    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 28 Apr. 2021 alle 17:39

    “No dotto’, non lo posso fare AstraZeneca. Ma no, mica perché ho paura, ma perché mi cade il richiamo l’11 luglio. E ho già prenotato”. Sono centinaia i romani che, secondo il quotidiano Repubblica, starebbero rinunciando alla seconda dose del vaccino perché non hanno intenzione di saltare le ferie. E i medici di famiglia lanciano l’allarme.

    I dati

    Su 1.165.713 di prenotazioni per il vaccino anti Covid effettuate nel Lazio sono state somministrate 1.597.806 di dosi di Pfizer, Astrazeneca e Moderna. Questi i dati aggiornati a fine aprile. E ciò vuol dire che il 68,53 per cento di tutti quelli che hanno fissato un appuntamento sono riusciti a ricevere al momento un’iniezione. La prima dose è stata da 1.102.176 persone (22,5 per cento della popolazione) e 467.190 sono di seconda dose (9,5 per cento della popolazione). Per fascia d’età si può distinguere in: over 80, il 97,81 per cento con prima dose e 70,51 per cento con seconda dose; 70/79 anni, il 61,01 per cento con prima dose e il 12,88 per cento con seconda dose; 60/69 anni, il 57,51 per cento con prima dose e il 12,75 per cento con seconda dose.

    Nel resto d’Italia paura per i viaggi

    Fuori dalla Capitale, i dati sono diversi: venti milioni di italiani che vorrebbero andare in vacanza per ora restano in attesa. Nessun progetto perché non c’è ancora una programmazione sui vaccini. Secondo una rilevazione di Swg per Confturismo, un italiano su tre tra marzo e maggio avrebbe voluto programmare un viaggio ma non lo ha fatto. Se si potesse il 62 per cento sceglierebbe una destinazione “Covid free”, con test in partenza, vaccino di operatori turistici e popolazione locale. Si stanno attrezzando in questa direzione Grecia, Spagna, Croazia e altri Paesi che si stanno promuovendo come “bolle” antivirus.

    Il nodo resta il ritmo delle vaccinazioni: “L’estate dei vaccinati sarà molto diversa da quella dei non vaccinati: potranno certamente viaggiare e godersi la vacanza con maggiore tranquillità. Per evitare questa ingiustizia c’è un solo modo: vaccinare tutti”, ricorda Roberto Burioni, virologo all’Università San Raffaele di Milano. Il presidente di Confturismo Luca Patanè chiede di “vaccinare con priorità gli addetti, aderire da subito e con convinzione all’iniziativa dei green pass digitali proposta dall’Europa e realizzare corridoi e destinazioni Covid free comunicandolo ai grandi mercati, come stanno facendo altri Paesi”.

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