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    Ddl Zan, la panchina Rainbow a due passi dal Vaticano in memoria di tutte le vittime di omolesbobitransfobia

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 7 Lug. 2021 alle 16:39 Aggiornato il 8 Lug. 2021 alle 07:36

    Oggi, mercoledì 7 luglio, alle ore 19 sarà inaugurata a Roma la Panchina Rainbow In memoria di tutte le vittime di omolesbobitransfobia e per esortare la cittadinanza a schierarsi contro ogni forma di discriminazione e violenza per motivi fondati su: sesso, genere, orientamento sessuale e/o identità di genere”, recita la targa apposta sulla panchina colorata.

    Dipinta da artiste e artisti della comunità LGBTQ+, la panchina “arcobaleno” è stata realizzata con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione di marginalizzazione e discriminazione che molte persone si trovano costrette a subire per via del loro genere, orientamento sessuale o attributi fisici. In tal senso, l’iniziativa è volutamente una manifestazione di sostegno per l’approvazione del DDL Zan, attualmente in discussione al Parlamento.

    La posizione della panchina Rainbow in Via Lepanto, a due passi dal Vaticano, vuole anche essere un modo simbolico per replicare laicamente alle recenti dichiarazioni della Santa Sede in merito al DDL Zan, nota del Vaticano con una “nota di colore arcobaleno”.

    L’iniziativa, patrocinata dal Municipio I di Roma, è stata lanciata dalle associazioni InOltre Alternativa Progressista e Questa è Roma in collaborazione con Associazione Antigone, Arcigay Roma, Arci Roma, Circolo Mario Mieli di Roma, Collettivo Marielle Franco Roma Tre, Federazione degli Studenti, Giovani Europeisti Verdi, Italiani Senza Cittadinanza, Link Roma, Primavera degli Studenti, Prisma Sapienza, Progetto Freeweed, Rete degli Studenti Medi, Repubblica degli Stagisti e Unione degli Universitari.

    Secondo gli e le esponenti delle associazioni coinvolte è infatti “Quanto mai necessario, oggi, che anche l’intera cittadinanza romana prenda atto dell’urgenza di fare proprio il contenuto di questo disegno legge, che qualora venisse approvato, senza alcuna mediazione a ribasso, introdurrebbe “misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”.

    Si ringrazia la Presidente Sabrina Alfonsi, l’assessore Vincenzoni, la capogruppo Sara Lilli e il PD Roma I che hanno accolto e dato seguito alla richiesta su impulso del presidente dell’associazione InOltre, Giordano Bozzanca.

    Il DDL Zan, già approvato a novembre alla Camera e recentemente approdato in commissione al Senato, è attualmente ostacolato da un numero spropositato di audizioni ed emendamenti a scopo dilatorio, in quello che le associazioni definiscono un “chiaro tentativo di voler allungare i tempi e affossare la legge”.

    Le associazioni auspicano che la panchina Rainbow possa fungere anche da monito ed esortazione verso senatori e senatrici nel convergere in modo compatto attorno all’immediata calendarizzazione del DDL Zan ed approvarlo tempestivamente senza ulteriori procrastinazioni strumentali o mediazioni al ribasso.

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