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    “Sparare deve essere l’extrema ratio”: così parlava l’assessore leghista arrestato

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 22 Lug. 2021 alle 09:11

    Omicidio Voghera, l’assessore leghista: “Sparare deve essere l’extrema ratio”

    “Sparare deve essere l’extrema ratio”: così parlava nel 2018 Massimo Adriatici, l’assessore leghista alla Sicurezza del comune di Voghera accusato dell’omicidio di un cittadino marocchino di 39 anni.

    Intervistato dal quotidiano La Provincia Pavese, Adriatici, a proposito dell’utilizzo delle armi, dichiarava: “L’uso di un’arma deve essere giustificato da un pericolo reale, per la persona che la usa, per le sue proprietà o quelle altrui. Ma questo non significa farsi giustizia da soli”.

    “Ovvero, la legittima difesa si configura se sparo per evitare che qualcuno spari a me, o non ci sono altro mezzi per metterlo in fuga ed evitare che rubi. Sparare deve essere l’extrema ratio, l’ultima possibilità da mettere in atto se non ne esistono altre”.

    “Non si può certo sparare per uccidere e poi invocare la legittima difesa quando, sempre per fare un esempio di scuola, sono stato colpito da un pugno” affermava Adriatici.

    L’assessore leghista, attualmente agli arresti domiciliari, è accusato di omicidio colposo per eccesso di legittima difesa. Secondo la versione di Adriatici il colpo di pistola che ha ferito e ucciso Youns El Bossettaoui sarebbe partito accidentalmente mentre l’assessore era terra, poiché spinto dalla vittima.

    Leggi anche: Salvini difende l’assessore leghista che ha ucciso un uomo: “È stata legittima difesa” | VIDEO

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