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    Nuovo Dpcm 3 dicembre: cosa si può fare a Natale

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 3 Dic. 2020 alle 13:42 Aggiornato il 3 Dic. 2020 alle 15:22

    Nuovo Dpcm 3 dicembre: cosa si può fare a Natale

    Sarà sicuramente un Natale diverso quello che ci apprestiamo a vivere a causa del Covid. Il Governo ha previsto un nuovo Dpcm firmato il 3 dicembre 2020 e che sarà in vigore da domani, 4 dicembre, con misure restrittive per evitare una terza ondata di contagi. Tra le principali novità, il coprifuoco a Capodanno fino alle 7 del mattino e lo stop agli spostamenti tra Regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio. Il nuovo Dpcm sarà in vigore fino al 15 gennaio 2021. Ma cosa è possibile fare a Natale 2020? Quali sono le regole previste dal nuovo Dpcm? Scopriamolo insieme.

    Tutto quello che c’è da sapere sul nuovo Dpcm

    Spostamenti vietati tra Regioni e divieto di uscire dal proprio comune a Natale e Capodanno

    Le principali misure riguardano il divieto di spostamenti, anche tra Regioni in fascia gialla. Vietati i viaggi tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio, così come quelli tra Comuni nelle giornate del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio e lo stop a recarsi nelle seconde case. Il giorno di Natale, dunque, non ci si potrà spostare al di fuori del proprio Comune.

    Nel dettaglio, restano consentiti gli spostamenti solo per comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute. È consentito il rientro alla residenza, domicilio o abitazione, escluse le seconde case in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio, “anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti”. Deroghe, invece, saranno previste per i minori che hanno genitori in Regioni diverse e per chi deve “assistere” un genitore solo, ad esempio per chi ha diritto alla legge 104.

    Nel decreto viene rimarcata la forte raccomandazione in casa, “di non ricevere persone diverse dai conviventi” e “l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie”, ossia le mascherine, “anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi. Il Dpcm del 3 dicembre dunque non fissa un numero preciso di persone che possiamo invitare per il cenone della vigilia o a Natale per il pranzo, ma comunque viene ribadita la raccomandazione a non ricevere persone non conviventi a casa. Resterà anche il coprifuoco fissato alle 22 sia il 24 che il 31 dicembre.

    Dcpm 3 dicembre, ristoranti aperti a pranzo a Natale

    I ristoranti resteranno aperti a pranzo anche a Natale, Santo Stefano, Capodanno e l’Epifania. La bozza del nuovo Dpcm non prevede infatti restrizioni ulteriori rispetto all’orario limitato dalle 5 alle 18 anche per i bar e altri locali di somministrazione cibi e bevande. “Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”, si legge nel testo. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

    Messe natalizie anticipate alle 20 e no vacanze sulla neve

    Con il coprifuoco confermato a partire dalle 22, il governo, in accordo con la Cei, ha deciso di anticipare le messe natalizie alle ore 20 al fine di permettere ai fedeli di rientrare a casa prima del divieto di uscire. Confermato il no del governo all’apertura degli impianti sciistici anche ai clienti degli alberghi o ai proprietari delle seconde case.

    Nuovo Dpcm 3 dicembre: negozi aperti fino alle 21

    “Fino al 6 gennaio 2021, l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21 – riporta la bozza del nuovo Dpcm – Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole”.

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