Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    “L’Olocausto è un’industria per fare soldi”: gli agghiaccianti post dei neonazisti italiani sul social russo Vk

    Così, sulla piattaforma russa, i negazionisti fanno propaganda attraverso fake news senza nessuna censura

    Di Charlotte Matteini
    Pubblicato il 10 Dic. 2019 alle 12:23 Aggiornato il 10 Dic. 2019 alle 16:18

    Neonazisti italiani, gli agghiccianti post sul social russo Vk

    Sono passate due settimane dalle perquisizioni che hanno colpito 19 persone in tutta Italia accusate di voler costituire un nuovo partito neonazista e antisemita che avrebbe preso il nome di Partito Nazionalsocialista Italiano dei Lavoratori. Da Francesca Rizzi, la 36enne di Pozzo d’Adda conosciuta nell’ambiente del Web con l’appellativo di Miss Hitler, fino ad Antonella Pavin, la padovana che sui social si firmava “Sergente maggiore di Hitler” e sostiene che l’Olocausto non sia mai avvenuto, il sottobosco social del neonazismo italiano è molto variegato.

    L’universo neonazista è molto attivo su Vkontakte, il social russo dove moltissimi sovranisti si sono rifugiati nel tentativo di sfuggire ai continui ban su Facebook. La propaganda neonazista su Vk ha sostanzialmente campo libero: facendo qualche ricerca è possibile trovare una miriade di post pubblici, pagine fan e gruppi afferrenti al mondo del nazionalsocialismo. Scorrendo le bacheche di questi nostalgici neonazisti è facile incappare in tonnellate di materiale di propaganda negazionista, una propaganda antisemita che prende di mira soprattutto l’Olocausto degli ebrei, considerato “inesistente” e “mai avvenuto”.

    “L’industria dell’olocausto: sd Auschwitz…’In pratica servono 120 milioni di euro come fondo straordinario… E servono poi altri nove milioni di euro ogni anno per l’ordinaria amministrazione’ – Si veda: ‘Questua da 120 milioni di euro della Au$chwitz-SpA, industria dell’olocau$to'”, si legge nell’ultimo post pubblicato dalla pagina Revisionismo storico.

    E poi, ancora, lo scorso 7 dicembre: “In due immagini tutta la truffa verso il Popolo Tedesco ed il resto del mondo! 1) Auschwitz-Birkenau, 12-11-1989 il cancelliere tedesco Helmut Kohl a pecora davanti alla targa 4.000.000 (ivi) uccisi! 2) Auschwitz-Birkenau, 05-12-2019, il cancelliere tedesco, l’ebrea Kasner Rebbekah Dorothea, in arte ‘Angela Merkel’, davanti alla targa ‘1.500.000’ (ivi) uccisi! Dove sono finiti i 2.500.000 resuscitati? Si veda: La menzogna di Auschwitz, la truffa dello statuto di Norimberga, il processo di Norimberga, gli assassinati di Norimberga. I numeri del genocidio di Gianantonio Valli”.

    Oltre a “Revisionismo storico”, tra i profili più attivi nella propaganda neonazista su Vk c’è quello dei Nazionalsocialisti Nsab-Mlns. “Contro usura, mondialismo e immigrazione”, si legge nel volantino postato come immagine del profilo su Vk. Anche per i Nazionalsocialisti Nsab-Mlns l’Olocausto è una menzogna, come si può evincere da vari post pubblicati nel corso di queste settimane. Ma chi sono i Nazionalsocialisti Nsab-Mlns? Il gruppo non è sconosciuto né alla politica né alla magistratura.

    Fondato nel 2002, il movimento ha provato a partecipare con un proprio simbolo e dei propri candidati a competizioni elettorali locali e alle politiche . Recentemente, inoltre, il Nsab-Mlns è finito al centro delle cronache proprio nell’ambito delle indagini della Digos di Enna che ha portato alla luce l’esistenza di decine di persone aventi lo scopo di costituire un partito filonazista in Italia. In casa di uno degli indagati, infatti, sarebbe stata ritrovata una copia de “il programma dei 25 punti” del Nsab-Mlns.

    Alcuni esponenti del Nsab-Mlns in passato sono stati condannati per aver violato la legge Mancino: “Con volantini, distribuiti nella primavera 2013 a Magenta e a Corbetta, Comuni del milanese, propagandavano nell’ambito di iniziative politico elettorali idee fondate sulla superiorità della civiltà occidentale e sull’odio razziale. Così il gup di Milano Franco Cantù Rajnoldi ha condannato in abbreviato a 3 mesi di carcere tre dei sette imputati aderenti al Nsab-Mlns, il Movimento NazionalSocialista dei Lavoratori”, racconta un articolo del Corriere della Sera del 9 marzo 2018.

    Nonostante le condanne di alcuni esponenti e le attenzioni della Digos, il Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori da tempo è presente sul web, non solo sul social Vk, con un proprio sito ricolmo di materiale negazionista e di propaganda neonazista.

    “Per circa un secolo il racconto storico dei fatti scellerati è stato scritto in favore e in ossequio al potente che ha prevalso, ed è stato trasformato in dogma dai meschini e dagli infami che ne traggono vantaggi. Noi del Movimento NazionalSocialista, non volendoci mai piegare all’Industria/Religione Olocaustica, abbiamo cercato e trovato l’armadio dal quale abbiamo estratto un documento rivelatore tenuto nell’ombra sinora e ne abbiamo fatto un articolo che ti invitiamo a scaricare, leggere con molta attenzione e diffondere il più possibile”, si legge nella sezione Documenti del sito come preambolo a un nutrito Pdf che racconta un’altra versione della Seconda Guerra Mondiale e bolla come “falsi storici” i numerosi crimini del neonazismo e l’Olocausto. Attualmente la pagine Vk del movimento nazionalsocialista conta 400 fan mentre il profilo ha all’attivo oltre mille contatti.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version