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    Napoli, festa abusiva in 150 senza mascherina: poliziotti aggrediti a bottigliate

    Di Cristina Migliaccio
    Pubblicato il 21 Nov. 2020 alle 17:42

    Napoli, festa abusiva con 150 persone tutte senza mascherina

    A Napoli si fa festa con 150 persone, tutte rigorosamente senza mascherina, un evento che ha chiamato a rapporto le forze dell’ordine. I poliziotti però sono stati aggrediti a bottigliate e hanno dovuto chiedere rinforzi in centrale. La festa, svoltasi al Borgo Sant’Antonio Abate a Napoli, è finita nel caos più totale con agenti feriti e il questore di Napoli ha emesso otto Daspo nei confronti di sette cittadini nigeriani e un gambiano, i quali lo scorso 1 novembre si sono resi responsabili di una violenta aggressione ai danni dell’equipaggio dell’Ufficio prevenzione generale: quest’ultimi erano intervenuti poiché in un locale di via Michele Morelli si stava svolgendo una festa abusiva.

    Arrivati sul posto, gli agenti hanno interrogato la titolare del locale, la quale ha iniziato ad urlare e a istigare la folla a prendersela con gli agenti, poiché il suo compagno era stato anche tratto in arresto. La situazione è degenerata quando i presenti hanno iniziato a lanciare bottiglie e altri oggetti contro i poliziotti. Tre uomini, nello specifico, hanno raccolto una pedana in legno scagliandola contro l’autovettura di servizio che aveva a bordo già una prima persona fermata. I tre si sono poi dati alla fuga a bordo di un’automobile, ma sono stati fermati poco dopo presso il pronto soccorso dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

    Quest’intervento è costato alla polizia un funzionario e sette agenti con lesioni agli arti superiori, tre autovetture di servizio danneggiate e otto persone denunciate (tre delle quali in stato d’arresto e poi sottoposte alla misura della custodia cautelare in carcere). II locale intanto è stato sequestrato e chiuso per cinque giorni per aver violato le norme anti-Covid. La Divisione Polizia Anticrimine ha preso i seguenti provvedimenti: un anno per i cinque denunciati e due anni per i tre arrestati, con divieto di accedere ai pubblici esercizi e ai locali di pubblico trattenimento ubicati nell’area del Borgo Sant’Antonio Abate (dov’è avvenuto il caos) e nell’area del Vasto. Inoltre è stato vietato loro di stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi e dei locali. Eventuali violazioni dei divieti prevedono la reclusione da sei mesi a due anni e una multa da 8mila a 20mila euro.

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