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    Dall’inizio del caso Sea Watch sono sbarcati 236 migranti a Lampedusa. Nel silenzio più assoluto

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 30 Giu. 2019 alle 21:03 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:29

    Sbarchi Lampedusa | Sea Watch ferma | 236 migranti

    Sbarchi Lampedusa – L’ultimo sbarco a Lampedusa risale a domenica 30 giugno: si tratta di 20 migranti tunisini, arrivati a bordo di una piccola imbarcazione. Ma la lista degli sbarchi nell’isola siciliana è lunga.

    Perché solo gli approdi che riguardano le ong che salvano i migranti in mare fanno tutto questo scalpore mediatico?

    Dalla politica ai discorsi da bar, si parla soltanto dei 42 migranti a bordo della Sea Watch 3 salvati dalla capitana Carola, ma in tutto, mentre la Sea Watch era bloccata al largo di Lampedusa per volere del ministro dell’Interno Matteo Salvini, 236 migranti sono sbarcati sulle nostre coste.

    Sono “sbarchi fantasma” quelli avvenuti dall’inizio del “caso Sea Watch”, cominciato il 12 giugno scorso, quando la nave ong ha soccorso 52 persone al largo della Libia. Il caso culminato ieri con il blocco forzato dalla ong, l’arrivo in porto, lo speronamento di una vedetta della Gdf e l’arresto della capitana Carola Rackete.

    > Open Arms: “La Guardia Costiera italiana ha soccorso 40 migranti e li sta portando a Lampedusa”

    Sbarchi Lampedusa | Elenco sbarchi

    Il caso del capitano (Matteo Salvini) e della capitana (la tedesca 31enne Carola Rackete) è stato soprattutto una grande montatura, voluta da entrambe le parti, mentre i dati reali degli archivi delle agenzie di stampa ci raccontano ben altro film:

    > Se l’Europa apre gli occhi sui migranti grazie a Salvini (di Giulio Gambino)

    Il 19 giugno 45 migranti vengono soccorsi al largo di Lampedusa dalla Guardia di Finanza e dalla Capitaneria di porto. A bordo del barcone ci sono anche due bambini e una donna incinta. Le provenienze? Senegal, Kenya, Somalia e Costa D’Avorio. Alcuni rischiavano di morire di sete. In quel momento la Sea Watch è già a 15 miglia dalle acque territoriali italiane.

    Il 21 giugno in un solo giorno, 100 migranti sbarcano sulle coste dell’isola siciliana: 81 vengono soccorsi all’alba dopo essere stati lasciati su un barchino da un peschereccio che li aveva portati a ridosso di Lampedusa. La scena viene ripresa da un drone di Frontex. Altri due mini sbarchi, uno da 7, l’altro da 12 migranti, avvengono nel pomeriggio.

    Il 23 giugno tre migranti tunisini tra i 18 e i 25 anni vengono intercettati a terra a Lampedusa dalle forze dell’ordine. Non si sa in quale punto dell’isola siano sbarcati, probabilmente nella zona del porto commerciale o di contrada Maluk.

    Il 26 giugno altri 8 tunisini arrivano a Lampedusa a bordo di una piccola barca, intercettata da una motovedetta della Guardia di Finanza.

    Il 27 giugno sbarcano in 44. La Sea Watch è a un miglio da Lampedusa senza il permesso di approdare. Dieci migranti arrivano in autonomia con un barchino, altri 34 vengono intercettati dalle motovedette della Gdf a otto miglia dall’isola.

    Il 28 giugno altri 16 sbarcano scortati dalle Fiamme gialle che il giorno dopo proveranno a ostacolare l’approdo della Sea Watch.

    Il 30 giugno è avvenuto l’ultimo sbarco. Ma in Italia il nodo del dibattito non è il fenomeno della migrazione, ma la pirateria o meno della ong Sea Watch.

    > Se Carola è pirata, allora siamo tutti pirati (di Luca Telese)

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