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    La storia della migrante sbarcata col barboncino: in 11 sul gommone, camuffati da turisti

    Credit: ANSA
    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 28 Lug. 2020 alle 18:18 Aggiornato il 28 Lug. 2020 alle 19:02

    Tunisina sbarca a Lampedusa con un barboncino

    Undici tunisini, camuffati da turisti (pantaloncini, occhiali da sole e sigaretta in mano) per non dare nell’occhio, sono sbarcati a Lampedusa. Tra loro una signora con un grosso cappello di paglia, dei bagagli e un barboncino. Sì, un cane. La scena immortalata dai fotografi presenti sul molo sembrava quella di una famiglia in vacanza ma, in realtà, si trattava dell’ennesimo gruppo di migranti alla ricerca di una vita migliore.

    La Guardia costiera li ha avvistati su un barchino al largo dell’isola e li ha trasbordati su un gommone, trasportandoli fino al molo Madonnina. Ai soccorritori si sono limitati a dire di provenire dalla nazione del Nord Africa e di non avere avuto problemi durante la traversata. Una delle donne ha spiegato che il piccolo gruppo ha avuto “l’idea di comprare una barca e a questo scopo ognuno ha messo del denaro, non molto” per acquistare il barchino “e affrontare il viaggio”.

    Poi, la proprietaria del barboncino ha raccontato di conoscere l’Italia: “Ci ho vissuto per circa 15 anni, ma ho deciso di tornare qui, in questo modo, perché nel mio Paese non si può stare. Voglio ricominciare, trovare un lavoro, una nuova opportunità in un paese libero… la Tunisia non lo è davvero”. Il gruppo è stato condotto all’arrivo nell’hotspot di Lampedusa.

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