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    Michele Santoro difende la serata-evento contro la guerra in Ucraina: “Polemiche assolutamente insensate”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 2 Mag. 2022 alle 20:42 Aggiornato il 3 Mag. 2022 alle 14:25

    Michele Santoro difende la serata-evento contro la guerra in Ucraina: “Polemiche assolutamente insensate”

    “Una polemica assolutamente insensata al solo fine di danneggiare un evento che ha già riscosso una attenzione molto superiore alle nostre aspettative”. Così Michele Santoro ha risposto alle critiche  seguite all’annuncio di “Pace proibita“. La manifestazione, in programma stasera al Teatro Ghione di Roma, vedrà la partecipazione di numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, che discuteranno della guerra in Ucraina, chiedendo di fermare l’invio di armi a Kiev.

    “Pensiamo che le armi siano la risposta sbagliata. Il nemico più grande è la guerra, la pretesa di sconfiggere Putin con una escalation militare, scalzandolo dal potere, comporta innumerevoli morti, sofferenze atroci tra i civili e un futuro di miseria per una moltitudine di persone”, si legge nel comunicato stampa dell’evento, trasmesso anche sulla pagina Facebook e sul sito di TPI, oltre che su Telenorba, Antenna Sicilia, Radio Popolare e la pagina Youtube “Michele Santoro presenta”.

    A trasmettere l’evento anche il controverso sito di informazione ByoBlu dell’ex capo della comunicazione M5S in Senato, Claudio Messora. Un accostamento che ha suscitato numerose critiche sui social, a cui Santoro ha risposto ricordando che la manifestazione può essere trasmessa da chiunque “gratuitamente”.

    “Ho personalmente offerto questa trasmissione gratuitamente a Sky, a La7 e a Rainews24. Se uno solo di questi interlocutori mi avesse dato la sua disponibilità sarei stato anche disponibile a valutare la possibilità di un’esclusiva limitata”, ha spiegato l’ex conduttore di “Samarcanda” e “AnnoZero” in un post su Facebook.  “Solo grazie a Telenorba e non a Sky il nostro segnale sarà visibile sul canale 510. E sul terrestre su Telenorba e Antenna Sicilia. Immediata è stata anche la disponibilità di Radio Popolare di Milano e Tpi con il suo sito. Con queste emittenti abbiamo intrapreso la nostra avventura, chiarendo che non ci sarebbero state esclusive e che chiunque altro avesse voluto avrebbe potuto distribuire il segnale gratuitamente”, ha continuato Santoro, ricordando il cosiddetto “editto bulgaro” di Silvio Berlusconi, che nel 2002 decretò il suo allontanamento dalla Rai. “Qualcuno vuole che dopo essere stato censurato sia proprio io a operare a mia volta una censura? Chiamate il PD e i 5stelle e chiunque altro vogliate e fateli intervenire sui vertici Rai per trasmettere la parola #paceproibita. Altrimenti chi vuole trasmetta e gli altri commentino”.

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