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    Lucio Caracciolo: “Non si capisce cosa c’entri la guerra in Ucraina con la liberazione dell’Italia dai nazifascisti” | VIDEO

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 27 Apr. 2022 alle 10:32 Aggiornato il 27 Apr. 2022 alle 10:33

    Lucio Caracciolo: “È uno dei più tristi 25 aprile che io ricordi” | VIDEO

    “È uno dei 25 aprile più tristi che io ricordi”: lo ha dichiarato il giornalista Lucio Caracciolo, fondatore e direttore della rivista italiana di geopolitica Limes, nel corso di Otto e Mezzo commentando le polemiche inerenti alla guerra in Ucraina (qui gli ultimi aggiornamenti) scaturite in occasione della Festa della Liberazione.

    Ospite del programma d’approfondimento di Lilli Gruber, in onda ogni sera su La7, Caracciolo ha dichiarato: “È uno dei più tristi 25 aprile che io ricordi. Non si capisce cosa c’entri la guerra in Ucraina con la Liberazione dell’Italia dai nazifascisti”.

    “Quello che si cerca di mettere insieme è ciò che non può stare insieme. Uno dei problemi che oggi viviamo anche nel capire l’attualità è che sovrapponiamo il passato all’attualità, mescoliamo tutto e alla fine chi vuole capire qualche cosa è bravo, io non ci capisco nulla”.

    “Le contestazioni – ha proseguito Caracciolo – non ci sarebbero mai state se non ci fosse mai stato il 25 aprile. Si possono dire anche grandi sciocchezze ma è bene che si possano dire perché abbiamo avuto quella vittoria di ormai molti anni fa che ormai abbiamo dimenticato, che non studiamo nemmeno quasi più a scuola e che invece dovrebbe essere ancora una lezione”.

    “Una lezione valida ancora oggi ma sempre distinguendo la realtà attuale dal passato senza strumentalizzazioni” ha concluso il giornalista.

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