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    Lettera di uno studente 15enne: “L’Italia deve ripartire dai giovani, il centrodestra non lo ha capito”

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 16 Ago. 2022 alle 15:11 Aggiornato il 16 Ago. 2022 alle 15:17

    Lettera di un lettore di TPI alla redazione:

    Gentile redazione, ho quindici anni e sono un appassionato lettore di TPI. Leggendo il programma del centrodestra sono rimasto davvero deluso e amareggiato nel vedere che, fatalità, tra i 15 punti del progetto politico di destra noi giovani siamo menzionati solo nell’ultimo.

    Per carità, l’ordine dei punti non significa tutto, ma a livello simbolico è davvero brutto che si parli dei giovani e del loro futuro solo alla fine del programma di uno schieramento che forse governerà il nostro Paese. Bisogna invece ripartire totalmente dai giovani: buona parte del centro-sinistra (5S compreso), a differenza della destra che i giovani sembra odiarli, lo ha responsabilmente capito.

    Siamo noi i cittadini del presente e del futuro, quelli che possono mettere al servizio di tutti molte competenze nuove e rivoluzionarie. È proprio per questo che andremmo messi al centro di qualsiasi progetto politico teso al futuro e al rilancio sociale, politico ed economico del nostro paese. Abbiamo affrontato un periodo difficile, dove ci siamo più che giustamente sacrificati per il bene di tutte e tutti. Ora però vogliamo che il mondo della scuola e del lavoro siano cambiati in meglio.

    Pretendiamo legittimamente più equità nelle opportunità e vorremmo garanzie sociali ed economiche per il nostro futuro e quello dell’Italia, il paese che tra poco dovremo guidare noi stessi in una situazione sicuramente difficilissima. Metterci all’ultimo posto della lista, proponendo soluzioni scontate e molto generali ai nostri problemi, è davvero ingeneroso e forse anche poco intelligente a livello politico. In fin dei conti è la dimostrazione che questo paese fa tutto meno che imparare dagli errori del passato per costruire un futuro migliore per le nuove generazioni. Speriamo che chiunque andrà a governare si ricordi davvero di noi.

    Flavio Maria Coticoni

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