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    Letta propone una tassa di successione sui ricchi per dare soldi ai giovani. Draghi: “Non è il momento”

    Il presidente del Consiglio ferma la proposta di una "dote" ai diciottenni lanciata dal segretario del Partito democratico

    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 20 Mag. 2021 alle 18:34 Aggiornato il 20 Mag. 2021 alle 18:40

    Letta propone una tassa di successione sui ricchi per dare soldi ai giovani. Draghi: “Non è il momento”

    “Non è il momento di prendere i soldi ai cittadini ma di darli”. È la risposta secca del presidente del Consiglio Mario Draghi alla proposta del segretario del Partito democratico Enrico Letta di offrire una “dote” ai giovani, tassando i cittadini più ricchi del paese con una tassa di successione.

    “Il problema principale del nostro Paese è che non fa più figli”, ha spiegato Letta in un’intervista a 7, l’inserto del Corriere della Sera. “Ci vuole una dote per i giovani, finanziata con una parte dei proventi della tassa di successione, e un accesso ai mutui-abitazione anche per chi non ha genitori in grado di fornire garanzie”. Una proposta per cui sarebbe disposto “a venire a patti anche sulla legge elettorale” con il leader della Lega Matteo Salvini.

    Durante la conferenza stampa tenuta dopo l’approvazione dal Consiglio dei ministri del “Decreto Sostegni bis”, Draghi ha detto che la “dote” non è stata mai discussa. “Non ne abbiamo mai parlato, non l’abbiamo mai guardata ma non è il momento di prendere i soldi ai cittadini ma di darli”, ha detto l’ex presidente della Banca centrale europea, in risposta alla richiesta di commentare l’annuncio di Letta. Il decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri comprende ristori per le attività economiche in difficoltà e la proroga del blocco dei licenziamenti per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno. Le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno invece pagare le addizionali, a condizioni che non licenzino.

    Il segretario del Pd oggi aveva rilanciato la proposta anche su Twitter dove l’ha definita “un aiuto concreto per studi, lavoro, casa” rivolto alla “generazione più in crisi”. “Per essere seri va finanziata non a debito (lo ripagherebbero loro) ma chiedendo all’1% più ricco del paese di pagarla con la tassa di successione”, ha scritto nel tweet.

    Un’idea che ha trovato l’opposizione compatta di Forza Italia, che sostiene il governo Draghi assieme al Pd. “Considerare patrimoni da un milione di euro come ricchezze da espropriare riflette una concezione punitiva della proprietà privata che vorrebbe colpire risparmi di una vita lasciati ai figli. La proposta di Letta è irricevibile” ha detto Anna Maria Bernini, capogruppo al Senato del partito di centrodestra.

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