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    Isis, scoperta centrale in Italia: “Servono soldi per comprare le armi”

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 31 Mag. 2019 alle 10:27

    Isis scoperta centrale Italia – Dopo otto mesi di indagini un ragazzo somalo accusato di aver raccolto soldi da inviare ai miliziani dell’Isis in Africa è stato arrestato.

    Il 31 maggio le forze dell’ordine hanno fermato Rashiid Dubad, residente a Cinisello Balsamo, e lo hanno portato in stato di fermo al carcere a Monza: l’accusa a suo carico è di terrorismo per aver cercato di finanziare alcune organizzazioni armate attive nel Corno d’Africa come Al Shabab e Isis.

    Il ragazzo somalo di 22 anni avrebbe raccolto denaro tramite il sistema “Hawala” con l’aiuto di altre due persone.

    Il vademecum per i combattenti dello Stato Islamico

    Elemento cardine delle indagini è stata una chiamata tra Dubad e un altro ragazzo, anche lui somalo, in cui il primo afferma: “Dobbiamo comprare armi, munizioni e pallottole per i nostri ragazzi che combattono. Bisogna mettere insieme 100 su 100”.

    La telefonata risale al 12 settembre 2018, quando Rashiid Dubad discute con il connazionale di 23 anni degli scontri in atto in Somalia “per i pozzi d’acqua”, delle lotte per prendersi le “chiavi del territorio” e per mantenerne il controllo.

    Al centro delle indagini ci sono anche il 23enne somalo, al momento irreperibile in Germania, e il 22enne etiope Said Mahamed, residente a Torino.

    Il pm della Dda di Bologna Antonella Scandellari ha inoltre emesso un decreto di fermo per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina anche verso Cabdiqani Osman, 29 anni, somalo e coinquilino di Rashiid Dubad e Isidiin Ahmed, etiope: avrebbero favorito il transito di somali ed etiopi verso il Nord.

    Le indagini

    Il lavoro della Digos si è concentrato sul ragazzo irreperibile in Germania e sul somalo Mohsin Ibrahim Omar, attualmente indagato per terrorismo internazionale a Bari: entrambi sono arrivati in Italia nel 2016.

    I due giovani secondo gli agenti sarebbero legati ad Abu Hamza, un militante di rilievo dell’Isis arrestato il 25 maggio 2017 in Somalia, e avrebbero avuto contatti con Dubad Rashiid.

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