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    Il testamento di Giorgio Armani, alla Fondazione la proprietà della società: “Entro 18 mesi vendere il 15% a Lvmh, Essilor-Luxottica o L’Oreal”

    Rivelate le ultime volontà dello stilista

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 12 Set. 2025 alle 09:57

    È stato rivelato il contenuto del testamento di Giorgio Armani, lo stilista italiano scomparso il 4 settembre scorso all’età di 91 anni, aperto il 9 settembre scorso a Milano dal notaio Elena Terrenghi. Come già ipotizzato nelle scorse ore, alla Fondazione va il 100% della proprietà della casa di moda. L’ex compagno e braccio destro di Armani, Pantaleo dell’Orco, avrà il 40% dei diritti di voto, il 30% dei diritti spetteranno alla Fondazione e il 15% ciascuno ai nipoti Silvana Armani e Andrea Camerana. Secondo quanto rivela l’Ansa “la piena proprietà, pari a una quota del 75%, della società L’Immobiliare Srl va alla sorella Rosanna e ai nipoti Andrea Camerana e Silvana Armani, ai quali lascia anche la restante quota pari al 25% in nuda proprietà. L’usufrutto andrà invece a favore di Leo Dell’Orco. Alla società fanno capo gli immobili di Saint Toropez, Antigua, Broni e Pantelleria”.

    Nel testamento, scritto di suo pugno, Giorgio Armani ha delineato anche il futuro dell’azienda. Tra le richieste dello stilista ci sono “la gestione delle attività in modo etico, con integrità morale e di correttezza”, “la ricerca di uno stile essenziale, moderno, elegante e non ostentato” e “l’attenzione all’innovazione, eccellenza, qualità e ricercatezza di prodotto”. Armani, poi, ha chiesto che il 15% del gruppo venga ceduto, entro 18 mesi dall’apertura del testamento, a uno di questi tre gruppi: Lvmh, EssilorLuxottica e L’Oréal.

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