Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Gli ultimi giorni di Giorgio Armani, l’infenzione polmonare, la ripresa e il crollo: “Ha lavorato fino alla fine”

    I preparativi per la festa dei 50 anni dell'azienda e l'acquisizione della Capannina

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 5 Set. 2025 alle 11:22

    Giorgio Armani ha lavorato fino all’ultimo: è quanto rivela Il Corriere della Sera che ha raccolto le testimonianze di parenti e amici del grande stilista scomparso all’età di 91 anni. Il fondatore dell’omonimo marchio sino a pochi giorni fa, infatti, stava visionando i look per la grande sfilata celebrativa per i 50 anni dell’azienda, prevista per il 28 settembre nel cortile d’onore di Palazzo Brera, a Milano. È di pochi giorni fa, inoltre, la notizia dell’acquisizione da parte di Armani della Capannina di Franceschi, storico locale situato nel cuore della Versilia.

    Lo stilista, pochi giorni prima del suo 91esimo compleanno, era stato colpito da un’infezione polmonare che lo aveva costretto a un ricovero e a una convalescenza a casa. A giugno aveva deciso di non partecipare alla sfilata della sua collezione di giugno. “Ma sto bene” aveva rivelto Armani. E infatti l’estate per l’imprenditore è trascorsa tranquilla. Qualche giorno fa, come rivela Il Corriere, Giorgio Armani aveva accusato un malessere improvviso allo stomaco, ma nulla che facesse presagire il peggio. Poi la terribile notizia della sua morte, arrivata nel pomeriggio di giovedì 4 settembre. E le sue ultime parole affidate ai social, una sorta di testamento: “Il segno che spero di lasciare è fatto di impegno, rispetto e attenzione per le persone e per la realtà. È da lì che tutto comincia”.

    La notizia del decesso è stata data dalla stessa azienda da lui fondata: “Il Signor Armani, come sempre con rispetto e ammirazione chiamato da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari. Indefaticabile fino alla fine, ha lavorato fino ai suoi ultimi giorni, dedicandosi all’azienda, alle collezioni, ai tanti progetti in corso e futuri. Nel corso degli anni, Giorgio Armani ha realizzato una visione che si è espansa dalla moda ad ogni aspetto della vita, anticipando i tempi con straordinaria chiarezza e pragmatismo. È stato guidato da una curiosità implacabile e da una profonda attenzione al presente e alle persone. Lungo questo viaggio, ha instaurato un dialogo aperto con il pubblico, diventando una figura amata e rispettata per la sua capacità di entrare in contatto con tutti. Sempre consapevole dei bisogni della comunità, si è attivato su più fronti, soprattutto a sostegno della sua amata Milano”.

    E ancora: “Giorgio Armani è un’azienda cinquant’anni di storia, costruita con emozione e pazienza. Giorgio Armani ha sempre fatto dell’indipendenza – di pensiero e di azione – il suo segno distintivo. L’azienda è, ora e sempre, il riflesso di questo spirito. La famiglia e i dipendenti porteranno avanti il Gruppo nel rispetto e nella continuità di questi valori”. Il messaggio, quindi, si conclude con le informazioni sula camera ardente e i funerali: “La camera funebre sarà allestita da sabato 6 settembre a domenica 7 settembre e sarà aperta dalle 9 alle 18 a Milano, in via Bergognone 59, all’interno dell’Armani/Teatro. Conformemente agli espliciti desideri del sig. Armani, i funerali saranno celebrati in privato”.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version