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    Giallo di Caronia, il parabrezza dell’auto è lesionato: Gioele si è ferito gravemente nell’incidente?

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 27 Ago. 2020 alle 21:40

    Giallo di Caronia, il parabrezza dell’auto è lesionato: Gioele si è ferito nell’incidente?

    Riprende corpo nel giallo di Caronia l’ipotesi che il piccolo Gioele si sia ferito nell’incidente causato dalla madre, Viviana Parisi, sull’autostrada Messina-Palermo: il parabrezza anteriore dell’auto, infatti, risulta lesionato, segno che uno dei due passeggeri potrebbe averci sbattuto nel sinistro avvenuto nella galleria Pizzo Turda. A scoprirlo è stata la polizia scientifica, che è tornata a esaminare l’Opel Corsa di Viviana. Secondo i risultati dell’autopsia, la donna, trovata morta ai piedi di un traliccio situato in un bosco adiacente alla galleria dove è avvenuto l’incidente, non aveva ferite sulla testa. Potrebbe essere stato Gioele, quindi, ad aver battuto la testa, dopo aver fatto un balzo dal seggiolino, che non era assicurato al sedile. Le foto dei primi rilievi, infatti, hanno evidenziato che seggiolino era caduto fra il sedile posteriore e quello anteriore, mentre il bambino, secondo quanto ricostruito, non aveva allacciata la cintura di sicurezza.

    Gioele potrebbe essersi ferito nell’incidente per poi morire poco dopo nel bosco dove la mamma Viviana si era rifugiata. La donna, a quel punto, presa dalla disperazione sarebbe salita sul traliccio, ai piedi del quale è stata trovata morta, e si sarebbe lanciata nel vuoto, suicidandosi. La tesi a questo punto potrebbe essere supportata dagli ulteriori esami attesi sui resti del piccolo Gioele, che dovranno chiarire se il bambino aveva lesioni o fratture sul cranio. Si attendono, inoltre, i risultati sulla natura di alcune tracce biologiche trovate nell’auto di Viviana Parisi. Gli inquirenti, comunque, fanno sapere, secondo quanto svelato da La Repubblica, che tutte le ipotesi sono ancora in campo e che si procede “per esclusione” tentando di “restringere sempre più il cerchio”.

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