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    Genova, donna uccisa in strada, il fratello: “Sono stato io, non ne potevo più di vivere con pochi soldi”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 3 Mag. 2022 alle 19:40

    Genova, donna uccisa in strada, il fratello: “Sono stato io, non ne potevo più di vivere con pochi soldi”

    “Dovevate fermarlo, dovevate prenderlo prima che facesse tutto questo”. Lo ha gridato agli agenti di polizia la madre di Alice Scagni, la 34enne uccisa con 20 coltellate dal fratello, già segnalato in diverse occasioni alle autorità. “Ho chiamato, vi ho chiesto aiuto, ma non avete fatto nulla”, ha ribadito la donna, accanto al corpo della figlia uccisa domenica sera.

    Un omicidio avvenuto dopo l’ennesima lite con il fratello Alberto per motivi di soldi, come avrebbe confermato lo stesso sospettato. “Sono stato io, non ne potevo più di vivere con quei pochi soldi a disposizione”, ha detto il 42enne disoccupato agli agenti che lo hanno fermato sul lungomare con il coltello ancora in mano e i vestiti sporchi di sangue. Come ricorda Il Secolo XIX, le sue parole non hanno però valore legale, non essendo stato interrogato formalmente di fronte a un avvocato.

    L’uomo, accusato di omicidio volontario premeditato aggravato, avrebbe compiuto secondo gli inquirenti un “agguato in piena regola”, raggiungendo la sorella mentre portava a spasso il cane. Con sé, portava lo stesso coltello mostrato in una foto pubblicata qualche giorno prima sui social, con ha colpito la giovane madre con 17 coltellate alla schiena e tre all’addome. Una scena agghiacciante, a cui hanno assistito tre testimoni: il marito della stessa vittima, una donna al sesto mese di gravidanza e il marito, che avrebbe tentato di inseguire l’assassino a piedi scalzi.

    Il giorno prima della tragedia, i genitori avevano chiamato il numero unico di emergenza, preoccupati dalle “minacce per i soldi e i suoi modi violenti”. “Ci hanno detto di andare in questura o in commissariato a sporgere denuncia”, riporta il Secolo XIX.

    Il giorno ancora precedente, l’uomo aveva cercato di dare fuoco alla porta di casa della nonna, che abita nel suo stesso palazzo a Sampierdarena e in passato aveva rifiutato le richieste di soldi del 42enne.

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