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    Anche gli economisti sono contro Gallera dopo la gaffe sull’indice di trasmissibilità del virus

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 24 Mag. 2020 alle 16:23

    Anche gli economisti sono contro Gallera

    Nelle ultime ore ha fatto molto discutere il video, pubblicato da TPI, in cui l’assessore alla Sanità della Lombardia Giulio Gallera dava una quanto meno esilarante spiegazione di come funziona l’indice di trasmissibilità del virus. Secondo Gallera oggi in Lombardia per contrarre il Coronavirus bisogna incontrare due infetti contemporaneamente.

     

     

    “Rt a 0.51 cosa vuol dire… che per infettare me bisogna trovare due persone nello stesso momento infette, e non è così semplice trovare due persone allo stesso momento infette per infettare me”, dice l’assessore durante il suo ultimo bollettino su Lombardia news. Inevitabilmente queste parole hanno fatto il giro del web. Gallera ha poi provato a contrattaccare prendendosela con la stampa e con l’opposizione: “Cari Majorino e TPI dormite sonni tranquilli”, ha detto, sostenendo che saremmo solo degli “pseudo giornalisti in cerca di visibilità”.

     

     

    L’indice di trasmissibilità (Rt), va ricordato, è il parametro che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva. In pratica, è il numero medio delle infezioni prodotte da un individuo infetto. Se è 1 vuol dire che un infetto infetta potenzialmente un’altra persona. In Lombardia in questo momento l’indice è 0,50, dunque significa che un infetto, grazie alle misure di contenimento, non infetta neppure una persona.

    Eppure la gaffe di Gallera è veramente grossa, tanto che a criticarlo non è solo TPI. Nessun attacco politico o tanto meno personale, dunque, ma un semplice racconto dei fatti. D’altronde anche due importanti economisti come Tito Boeri e Roberto Perotti si sono schierati contro l’assessore lombardo, in un commento pubblicato oggi, 24 maggio 2020, sulle colonne di Repubblica.

     

     

    “L’assessore alla Sanità della regione Lombardia Giulio Gallera deve dimettersi. Subito. Nel momento più difficile della sua storia la sanità lombarda non può esser guidata da chi crede che per infettarsi sia necessario incontrare contemporaneamente due persone infette”, scrivono senza troppi giri di parole i due economisti.

    “Il rifiuto di fare tamponi, lo scempio delle Rsa, le zone rosse mancate sono stati errori tragici, ma altri avrebbero potuto farli, e probabilmente anche i consulenti e i dirigenti delle aziende sanitarie territoriali hanno avuto le loro responsabilità. Ora è diverso: l’affermazione di Gallera è così bizzarra da essere unica al mondo, è persino difficile immaginare come si possa pensarla.

    Nemmeno Bolsonaro, o Trump con il suo lavaggio dei polmoni con l’alcol, sarebbero riusciti a concepirla. E Gallera non è una persona qualunque: guida (o dovrebbe guidare) la sanità in uno degli epicentri mondiali della pandemia”, aggiungo Boeri e Perotti, secondo i quali l’assessore alla Sanità della Lombardia ha “dimostrato di non avere capito nulla persino delle nozioni più elementari della trasmissione di un virus”.

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