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    Firenze, in 5 giorni trovate tre valigie con resti umani: tutte le ipotesi dal serial killer alla setta satanica

    Il Servizio Cinofili dell'Arma dei Carabinieri e gli uomini del Reparto Investigazione Scientifiche cercano la eventuale quarta valigia vicino al carcere di Sollicciano e la superstrada a Firenze, 15 Dicembre 2020. ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

    Da giovedì scorso sono state ritrovate a Sollacciano, vicino il carcere fiorentino, tre valigie contenenti i resti umani di due cadaveri: un uomo e una donna. Potrebbe trattarsi di una coppia di albanesi scomparsi dal 2015

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 15 Dic. 2020 alle 15:06 Aggiornato il 15 Dic. 2020 alle 17:01

    Due corpi smembrati, rinchiusi all’interno di valigie e abbandonati. È questo il macabro ritrovamento avvenuto negli scorsi giorni nella periferia di Firenze, su cui stanno indagando gli inquirenti. Il primo ritrovamento, avvenuto giovedì scorso, riguarda una valigia che conteneva i resti del corpo di un uomo adulto, ormai erano in stato avanzato di decomposizione. L’indomani, in una zona vicina, è stato trovato un secondo trolley, anch’esso contenente resti dello stesso corpo. Poi, ieri, un nuovo ritrovamento: stavolta i resti appartengono a una donna, di cui però è presente solo la parte superiore del corpo.

    L’area dove sono state trovate le valigie è sempre la stessa, quella di Sollicciano, località nota anche per la presenza del carcere fiorentino. L’ipotesi degli inquirenti è che le tre valigie siano state letteralmente lanciate dalla vicina superstrada, che scorre sopraelevata rispetto al terreno. L’attenzione è altissima, perché c’è la concreta possibilità che ci siano altri resti in quel campo.

    I primi ritrovamenti

    Un primo bagaglio contenente resti umani è stato trovato giovedì 10 dicembre da Michele, ex operaio della Zanussi in pensione, in una zona dell’orto sociale dove non andava da almeno due anni, nell’appezzamento di terra stretto tra la superstrada Firenze-Pisa-Livorno e il carcere di Sollicciano. L’uomo, dopo aver aperto la valigia, ha pensato che si trattasse di un manichino, poi ha realizzato la macabra scoperta e ha chiamato le forze dell’ordine.

    Il giorno seguente, i carabinieri avevano trovato nella medesima zona un’altra valigia contenente la parte inferiore dello stesso corpo. Dall’autopsia, è emerso che il soggetto, ancora ignoto, dell’apparente età di almeno 40 anni, è stato ucciso con una coltellata alla gola. La morte risale a non meno di sei mesi fa. Unico segno distintivo del corpo è un tatuaggio su un avambraccio, che non è stato ancora decifrato, ma che, secondo quanto emerso oggi, sarebbe simile a quelli realizzati in alcune aree dell’Albania. Tra le tante direzioni in cui si indaga, le attenzioni degli investigatori sono appuntate anche su una coppia di albanesi scomparsa dal 2015 a Castelfiorentino, in provincia di Firenze.

    La terza valigia

    La scoperta di ieri, 14 dicembre, è stata fatta da alcuni operai che stavano pulendo l’erba vicino alla Firenze-Pisa-Livorno. Tra le sterpaglie è spuntata una terza valigia, anch’essa nera e di materiale impermeabile come le altre due. Come la prima valigia ritrovata, al suo interno conteneva un altro trolley contenente i resti, nascosti in un un telo. Si tratta stavolta del busto e la testa di una donna morta anch’essa da mesi, forse anni.

    Anch’essi, come i precedenti, sono in stato di saponificazione. Al momento si trovano presso l’istituto di medicina legale per i relativi accertamenti. Le cause della morte della donna sono ancora da chiarire, e si spera di scoprire segni di riconoscimento ed eventuali indizi sulla sua identità. Intanto, nelle prossime ore saranno effettuate ulteriori ricerche per un’eventuale quarta valigia nascosta tra la vegetazione, che potrebbe contenere ciò che manca dei resti del secondo cadavere.

    Le ipotesi: dal serial killer alla sette satanica

    Secondo gli investigatori, data la coincidenza della zona del ritrovamento e le modalità di occultamento dei cadaveri, le due morti dovrebbero collocarsi in uno stesso contesto delittuoso. Le indagini si stanno muovendo a tutto campo. Al momento si ipotizza un duplice omicidio, ma sull’inquietante vicenda potrebbe esserci l’ombra di un serial killer o l’operato di una setta satanica.

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