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    Fiere di animali esotici, l’inchiesta della Lav sui “wet market” italiani

    Sul primo numero del settimanale di TPI l'inchiesta sulle fiere di animali esotici e selvatici in Italia. Il video intergrale:

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 18 Set. 2021 alle 07:00

    Tre investigatori della Lav, associazione animalista attiva da oltre 40 anni, sono entrati sotto copertura in tre diverse fiere di animali esotici che si sono svolte in Italia durante i mesi di giugno e luglio 2021. Con le loro telecamere hanno documentato un’enorme zona grigia, legalizzata ma poco normata, in cui gli animali vengono considerati alla stregua di oggetti inanimati.

    Le immagini, diffuse oggi in anteprima da TPI e anticipata sul primo numero del settimanale, in edicola da venerdì 17 settembre, mostrano una situazione “fuori controllo”, in cui alla sofferenza degli animali si sommano gravi rischi sanitari legati alle zoonosi, malattie infettive degli animali potenzialmente trasmissibili all’uomo. Lo stretto contatto tra animali di specie diverse tra loro (e tra questi animali e un gran numero di persone) rende le fiere di esotici l’ambiente ideale per la potenziale diffusione di epidemie e pandemie, come i wet market cinesi.

    Per questo, Lav ha promosso una mobilitazione con cui invita i cittadini a unirsi all’appello rivolto al ministro della Salute Speranza, al ministro della Transizione Ecologica Cingolani e al sottosegretario agli Affari Europei Amendola, affinché il commercio, la detenzione e la riproduzione di animali esotici e selvatici sia vietata definitivamente.

    Leggi anche: Commercio di animali esotici, la Lav lancia la mobilitazione per il divieto: “Il governo attui la legge delega”

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