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    Emanuela Orlandi, aperte due tombe nel cimitero Teutonico, ma erano completamente vuote. Il fratello Pietro: “Incredibile”

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 11 Lug. 2019 alle 11:16 Aggiornato il 11 Lug. 2019 alle 15:18

    Emanuela Orlandi apertura tombe | Si sono concluse le operazioni di apertura di due sepolcri al Campo Santo Teutonico, aperte nella mattinata dell’11 luglio nell’ambito del caso della scomparsa di Emanuele Orlandi [tutte le ultime news].

    Le ricerche hanno dato esito negativo, ma il colpo di scena è dato dal fatto che all’interno delle due tombe non vi erano né resti umani né urne funerarie. I due sepolcri, dunque, erano vuoti.

    Le tombe si pensava contenessero i resti della principessa Sophie von Hohenlohe, morta nel 1836, e quelli della principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo, deceduta nel 1840, ma, in realtà, nemmeno le loro ossa sono state ritrovate.

    “Tutto mi aspettavo tranne le tombe vuote. Ho provato sollievo a sapere che non c’era il corpo di Emanuela, ma allo stesso tempo è incredibile” ha commentato Pietro Orlandi, il quale ha anche affermato che continuerà “nella ricerca della verità” sulla fine della sorella Emanuela.

    I lavori per l’apertura di due sepolcri nel Campo Santo Teutonico erano cominciati nella mattinata dell’11 luglio. A riferirlo era stato Alessandro Gisotti, direttore della sala stampa vaticana, il quale ha successivamente dichiarato che a questo punto verranno fatte delle verifiche sui certificati per cercare di capire che fine abbiano fatto i resti delle due principesse.

    A questo link abbiamo raccontato la storia della scomparsa di Emanuela Orlandi.

    “Le operazioni vedono impiegate una quindicina di persone”, aveva affermato Gisotti.

    I due sepolcri che sono stati aperti sono la “Tomba dell’Angelo” della Principessa Sophie von Hohenlohe e la tomba attigua della Principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo dopo una segnalazione arrivata alla famiglia Orlandi.

    La famiglia, infatti, aveva ricevuto una lettera alcuni mesi fa in cui si diceva che le risposte alle tante domande sulla scomparsa della giovane erano custodite in un loculo del cimitero teutonico vaticano.

    La legale degli Orlandi aveva fatto istanza al Vaticano chiedendo di aprire la tomba per fare le dovute indagini.

    La lettera, corredata da una fotografia, risale all’estate scorsa. Nella missiva si leggeva: “Cercate dove indica l’angelo”, riferendosi alla statua di un angelo che si trova nel cimitero teutonico. Sulla statua vi è una scritta in latino “Requiescat in pace”, “Riposa in pace”.

    Emanuela Orlandi apertura tombe | Sebbene la tomba indicata dal legale della Famiglia Orlandi sia quella con l’Angelo che tiene tra le mani un libro aperto, “il Promotore di Giustizia, trattandosi di due tombe vicine ed entrambe con una edicola similare, al fine di evitare possibili fraintendimenti su quale potesse essere la tomba indicata, ha disposto l’apertura di entrambe”, ha spiegato il portavoce vaticano Alessandro Gisotti.

    Emanuela Orlandi è viva? Le ipotesi che si sono susseguite negli anni

    Il tribunale del Vaticano ha disposto l’apertura delle due tombe lo scorso 2 luglio 2019, accogliendo la richiesta della famiglia.

    La decisione è stata presa dall’Ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano.

    “Per ragioni processuali ed in ossequio al segreto istruttorio, non verrà resa nota l’identità dei familiari delle due principesse sepolte; ovviamente si tratta di discendenti che sono stati informati delle operazioni e che, per amore della verità, hanno garantito la loro completa disponibilità e collaborazione con la Santa Sede ed in particolare con l’Ufficio del Promotore di Giustizia”, conclude Gisotti.

    Il cimitero dei Teutonici e dei Fiamminghi, chiamato anche cimitero Teutonico o campo santo Teutonico, si trova a Roma, in via della Sagrestia 17. Confina con la Città del Vaticano, tra la basilica di San Pietro e la sala per le udienze Paolo VI ed è considerato come l’unico cimitero all’interno del Vaticano.

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