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    Dpcm 16 gennaio, anticipazioni: no spostamenti tra regioni gialle ma musei aperti. Stop asporto da bar dopo le 18

    Credit: Ansa foto
    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 11 Gen. 2021 alle 07:50 Aggiornato il 11 Gen. 2021 alle 14:51

    Dopo i casi di Milano, Roma, Lucca, Catania e altre città, il governo lavora a una regola severa per stoppare quel che resta della movida. Sono in cantiere infatti due nuovi provvedimenti, che saranno probabilmente un Dl e un Dpcm. Il primo provvedimento del 2021 vieterà l’asporto dai bar a partire dalle 18 ed estenderà il divieto di spostamento tra regioni anche nelle zone gialle, così come avvenuto dalle feste di Natale ad oggi. Ma sul tavolo c’è anche la possibilità di istituire una zona bianca, seppur difficile da raggiungere (servirebbe un Rt sotto 0.5), in cui poter riaprire tutto senza limitazioni. Confermato il coprifuoco alle 22. I musei potrebbero riaprire, ma soltanto nelle Regioni gialle.

    Le nuove misure di contenimento del Covid-19 entreranno in vigore il 16 gennaio e dureranno un mese, o al massimo 45 giorni. L’idea è procedere “di trimestre in trimestre”, per cui la data di scadenza dovrebbe essere fissata al 30 aprile. Se tutto va bene il decreto legge sarà approvato mercoledì 13 gennaio, dopo che Speranza avrà presentato le nuove misure in Parlamento e dopo che Conte avrà riunito il Consiglio dei ministri.

    La zona bianca

    Tra le ipotesi, come detto, c’è quella di introdurre la zona bianca che difficilmente sarà raggiungibile da qualsiasi regione prima di febbraio-marzo. Lo status di zona bianca, infatti, si ottiene con un Rt (indice di contagio) non superiore a 0,5 e un tasso di incidenza di 50 casi alla settimana ogni 100mila abitanti. Chi riuscirà a raggiungere questo traguardo potrà dire addio alle restrizioni: rimarrà infatti solo l’obbligo di utilizzare la mascherina e di rispettare la distanza di sicurezza. Scomparirà anche il coprifuoco dalle 22 alle 5 e riapriranno tutte le attività a cominciare dalle scuole. E poi bar, ristoranti, cinema, teatri musei, centri commerciali, palestre, piscine e impianti sciistici saranno tutti aperti.

    Palestre e piscine chiuse

    Per lo sport bisognerà attendere. Le palestre dovrebbero rimanere chiuse a gennaio anche se in programma c’è un incontro tra il ministro Vincenzo Spadafora e il Cts del 12 gennaio per stabilire eventuali deroghe per le lezioni individuali. Un’ipotesi, quest’ultima, che tuttavia raccoglie pochi favori.

    Impianti da sci

    Il 18 gennaio non riapriranno gli impianti da sci come era stato ipotizzato ma si va verso un ulteriore rinvio.

    Musei, cinema e teatri

    Porte chiuse ancora per cinema e teatri. I musei invece potrebbero riaprire, ma soltanto nelle regioni gialle.

    Spostamenti tra regioni

    La richiesta dei “rigoristi”, Speranza, Franceschini e Boccia, è mantenere il divieto di superare i confini regionali anche nei territori “gialli”, se non per motivi di studio, lavoro, urgenza e salute. “Questa limitazione deve restare perché serve a rallentare i contagi”, ha chiesto il capo delegazione M5S, Alfonso Bonafede.

    Gli ospiti a casa

    Forte raccomandazione a non invitare in casa più di due persone non conviventi, anche nelle zone gialle. E se il premier dovesse spuntarla, tornerà la deroga che consente a due adulti con figli minori di 14 anni di uscire dal proprio comune per andare a trovare amici e parenti una sola volta al giorno, nell’ambito della propria regione.

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