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    Delitto di Garlasco, l’ex pm Venditti: “La nuova indagine? Tanto fumo per niente. Ridicolo che abbia ricevuto denaro per l’archiviazione di Sempio” | VIDEO

    Parla l'ex procuratore di Pavia, accusato di corruzione in atti giudiziari

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 2 Dic. 2025 alle 09:42 Aggiornato il 2 Dic. 2025 alle 09:44

    L’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, smentisce ancora una volta di aver preso soldi per archiviare la posizione di Andrea Sempio e bolla la nuova indagine sul delitto di Garlasco definendola fumosa. Intervistato dal Tg1, il magistrato, indagato con l’accusa di corruzione in atti giudiziari, definisce “priva di fondamento e semplicemente ridicola” l’ipotesi secondo la quale nel 2017 avrebbe scagionato Andrea Sempio nell’omicidio di Chiara Poggi perché corrotto dalla famiglia dell’amico di Marco Poggi. Riguardo all’indagine nei suoi confronti, Venditti sottolinea che “tre perquisizioni in meno di un mese non rappresentano una prassi ordinaria” e, alla domanda se ritenga di essere oggetto di particolare pressione da parte dei magistrati bresciani, risponde: “Se vi sia un accanimento, dovete chiederlo a loro. Io mi attengo ai fatti”.

    Secondo Venditti aver svolto un’indagine su Andrea Sempio nel 2017 “è stato un eccesso di zelo”. L’ex procuratore di Pavia, infatti, spiega: “Il gip nel decreto di archiviazione mi ha praticamente scritto a chiare lettere che ho sbagliato, che mi sarei dovuto fermare al rigetto dell’istanza di revisione del gennaio 2017. Avere svolto l’indagine è stato un eccesso di zelo”. Sulle tracce di dna ritrovate sulle unghie di Chiara Poggi, e secondo il perito del tribunale di Pavia compatibili con quello di Andrea Sempio, Venditti afferma: “Sarà uno scontro tra periti, vediamo che cosa salta fuori”. L’ex procuratore, però, non ha dubbi sulla nuova indagine sul delitto di Garlasco, sulla quale è lapidario: “Tanto fumo per niente”.

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