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    Danielino di “Gomorra” arrestato insieme al padre e al fratello: gestivano un giro di droga tra Napoli e Caserta

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 11 Mag. 2022 alle 15:31 Aggiornato il 11 Mag. 2022 alle 15:35

    L’attore che interpretava “Danielino” nella serie tv Gomorra, Vincenzo Sacchettino, è stato arrestato insieme al padre e al fratello con l’accusa di far parte di una banda di pusher che gestiva un traffico di droga tra Napoli e Caserta. Ad incastrare i sette membri della banda i cellulari e le telefonate intercettate dagli inquirenti: conversazioni brevissime di circa 40 secondo l’una, riporta la stampa locale, ma abbastanza significative da permettere agli investigatore di iniziare a pedinare il gruppo.

    Gli ordini di hashish e cocaina avvenivano attraverso messaggi in codice, e le consegne venivano depositate presso bar e ristoranti dalla zona per un giro d’affari pari a circa 70mila euro mensili: ogni mese veniva consegnato circa un chilo e mezzo di cocaina, in dettaglio tra Gugliano e la provincia di Caserta. Insieme ai tre Sacchettino (agli arresti domiciliari) altri quattro spacciatori: Salvatore D’Ambrosio, 44 anni di Orta di Atella, Mariglen Lazri, 37 anni, di origine albanese, Ernesto Giordano, 28 anni di Napoli – tutti e tre finiti in carcere – e Nicola Giaccio, 25 anni di Melito, ai domiciliari come la famiglia dell’attore.

    Sacchettino è diventato “Danielino” a 16 anni, dopo aver fatto un provino per Gomorra quasi per gioco e per cercare di sfuggire a un destino che in famiglia sembrava già segnato: suo padre, sua madre e suo fratello maggiore si trovavano in carcere e lui viveva con la nonna. Nella serie il suo personaggio è un fedelissimo di Ciro Di Marzio (Marco D’Amore) e viene ucciso da Salvatore Conte (Marco Palvetti) dopo aver commesso a sua volta un omicidio. Dopo il successo televisivo Sacchettino ha lasciato la scuola e ha preso quella strada che sembrava averlo fino ad allora risparmiato. L’arresto di oggi non è il primo: una volta era stato fermato a Scampia con in tasca le chiavi di un’auto in cui era custodita una pistola. Precedentemente era finito dentro per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

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