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    Friuli, Veneto ed Emilia in zona “rosso scuro” per la Ue: le nuove restrizioni

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 28 Gen. 2021 alle 14:55 Aggiornato il 28 Gen. 2021 alle 15:12

    Le nuove zone italiane “rosso scuro” secondo la mappa europea

    Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna, oltre alla provincia autonoma di Bolzano, sono le zone italiane in rosso scuro secondo la mappa europea dei contagi da Covid-19 appena pubblicata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), aggiornata al 28 gennaio. L’obiettivo della classificazione dell’Unione Europea è quello di contrastare la diffusione delle nuove varianti del coronavirus Sars-CoV-2: per chi proviene da una regione rosso scuro, infatti, gli Stati membri dovranno richiedere di effettuare un test prima dell’arrivo e trascorrere un periodo di quarantena.

    La nuova categoria di rischio “si applica alle aree in cui il tasso di notifica delle infezioni di 14 giorni è di 500 o più” su 100 mila abitanti, ha spiegato il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders, che ha presentato il 25 gennaio scorso la proposta della Commissione Ue sui viaggi dentro e fuori ai confini Ue. Prima dell’aggiunta del rosso scuro, la mappa dell’Unione Europea sui contagi da Covid prevedeva cinque colori: verde, arancione, rosso e grigio (quest’ultimo indica assenza di sufficienti dati). Ora si aggiungerà anche il rosso scuro. Oltre all’Italia, sono almeno dieci i Paesi Ue che avranno zone rosso scuro, come ha chiarito Reynders. Tra queste ci sono ampie aree di PortogalloSpagnaFranciaGermania e Paesi scandinavi.

    Le restrizioni per le Regioni rosso scuro

    Finire in rosso scuro, secondo le linee guida dell’Unione Europea, comporta l’obbligo dei residenti di eseguire un test (tampone, molecolare o antigenico) per viaggiare verso altri Paesi dell’Unione Europea. La proposta presentata dalla Commissione prevede poi l’obbligo di quarantena all’arrivo. La Ue inoltre raccomanda di adottare le stesse misure anche per gli spostamenti interni, da una regione rosso scuro ad una in una fascia di rischio inferiore e in ogni caso raccomanda di evitare qualunque viaggio “non essenziale” “finché la situazione epidemiologica non sia migliorata considerevolmente”. Le regole valgono anche per coloro che arrivano dai Paesi terzi rispetto all’Unione.

    Le misure devono ancora essere messe a punto prima di entrare in vigore, ma chi volesse uscire dalle zone rosso scuro dovrebbe dimostrare, oltre al risultato negativo del test al momento della partenza, la necessità del suo spostamento. Molti dettagli sul funzionamento di queste “zone” dovranno ancora essere definiti dai vertici europei.

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